Cosa vedere in Campania: dalle attrazioni turistiche alle strade caratteristiche

In questo articolo vi illustreremo sei opzioni da non perdersi. Si tratta di attrazioni altamente visitate e dalla bellezza inestimabile.

Non sapete cosa vedere in Campania? In questo articolo vi illustreremo sei opzioni da non perdersi. Si tratta di attrazioni altamente visitate e dalla bellezza inestimabile.

Cosa vedere in Campania: dalle attrazioni turistiche alle strade caratteristiche

Museo Archeologico Nazionale

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita una delle più belle collezioni al mondo di reperti greco-romani.

Nato come caserma di cavalleria e successivamente sede dell’università cittadina, il museo fu istituito dal re borbonico Carlo VII alla fine del XVIII secolo per ospitare le antichità ereditate dalla madre, Elisabetta Farnese, e i tesori saccheggiati da Pompei ed Ercolano. Tra gli oggetti esposti, la celebre scultura del Toro Farnese e gli impressionanti mosaici della Casa del Fauno di Pompei.

Museo di Capodimonte

Originariamente progettato come residenza di caccia per Carlo VII di Borbone, il monumentale Palazzo di Capodimonte fu iniziato nel 1738 e richiese più di un secolo per essere completato.

Oggi ospita il Museo di Capodimonte, la più grande e ricca galleria d’arte dell’Italia meridionale. La sua vasta collezione, in gran parte ereditata da sua madre Elisabetta Farnese, fu trasferita qui nel 1759 e spazia da squisite pale d’altare del XII secolo a opere di Botticelli, Caravaggio, Tiziano e Warhol.

Cappella Sansevero

In questa cappella barocca di ispirazione massonica si trova l’incredibile scultura di Giuseppe Sanmartino, Cristo velato, il cui velo di marmo è così realistico che si è tentati di sollevarlo per vedere il Cristo sottostante.

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Certosa e Museo di San Martino

Punto culminante (letteralmente) del barocco napoletano, questa certosa trasformata in museo fu costruita come monastero certosino tra il 1325 e il 1368. Centrata su uno dei chiostri più belli d’Italia, è stata decorata, abbellita e modificata nel corso dei secoli da alcuni dei migliori talenti italiani, in particolare dall’architetto Giovanni Antonio Dosio nel XVI secolo e dallo scultore barocco Cosimo Fanzago un secolo dopo.

Castello Aragonese

Ci sono i castelli e poi c’è il Castello Aragonese di Ischia, una vera e propria città-fortezza situata sul proprio isolotto scosceso, che sembra un incrocio tra la Hogwarts di Harry Potter e Mont Saint Michel. Mentre il tiranno siracusano Gerone I costruì qui la prima fortezza nel 474 a.C., la maggior parte della struttura attuale risale al 1400, quando il re Alfonso d’Aragona diede alla vecchia fortezza angioina una profonda ristrutturazione, costruendo i bastioni fortificati, l’attuale strada rialzata e la rampa di accesso scavata nella roccia.

Reggia di Caserta

Canto del cigno dell’Italia al barocco, la colossale Reggia di Caserta iniziò a vivere nel 1752 dopo che Carlo VII ordinò un palazzo in grado di rivaleggiare con Versailles. L’architetto napoletano Luigi Vanvitelli, non uno che delude, realizzò un palazzo più grande del suo rivale francese. Con le sue 1200 stanze, le 1790 finestre, le 34 scale e la facciata lunga 250 metri, era considerato l’edificio più grande dell’Europa del XVIII secolo.

Scritto da Sabrina Rossi

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