India, Himalaya: trekking nel cuore dell’Asia meridionale

Tutti i consigli e le informazioni per affrontare il cammino trekking sull'Himalaya, in India.

Tra India e Tibet, l’Himalaya affascina gli sportivi che ogni anno percorrono i suoi sentieri trekking. Un’impresa complessa, ma che permette di esplorare uno dei luoghi più affascinanti del mondo. Scopriamo, quindi, alcune informazioni utili per affrontare la straordinara avventura.

India, trekking sull’Himalaya

La Dimora delle Nevi, l’Himalaya, è uno dei sistemi montuosi più significativi dell’Asia. Il muro di rocce si innalza tra Tibet e India. Il suo territorio interessa numerosi Paesi, toccando parte del Buthan, della Cina e del Pakistan, oltre a India e Nepal.

Uno spettacolo incredibile di rocce e di neve, che si innalza a settentrione del bassopiano indo-gangetico e a meridione dell’altopiano del Tibet.

Tra le vette più importanti troviamo l’Everest, la vetta più alta del mondo, che raggiunge gli 8.848 metri sopra il livello del mare.

Ogni anno sono tantissimi gli esploratori che percorrono via trekking l’Himalaya, alla scoperta di incredibili panorami. Un’avventura non adatta a tutti, ma che lascia il segno.

Vediamo, quindi, tutti i dettagli per intraprendere questa esperienza.

sale rosa dell'Himalaya

Itinerari e consigli

Uno degli itinerari più popolari è sicuramente quello dell’Everest, che raggiunge la valle del Khumbu e, successivamente, il campo base o il Kala Patthar.

Altro itinerario molto battuto è il giro dell’Annapurna. Tutti i sentieri permettono di esplorare magnifici villaggi tradizionali immersi nella natura.

Prima di iniziare i percorsi è, però, fondamentale pianificare nel dettaglio il viaggio. Innanzitutto è importante decidere quando partire. Infatti, per questo tipo di percorso è importante scegliere tra due periodi dell’anno, in cui il clima è favorevole per le escursioni.

Il primo è il periodo pre-monsonico che va da aprile a maggio, ideale per le spedizioni sull’Everest. Il secondo, invece, è il periodo post-monsonico, che va da ottobre a dicembre, quando il tempo è migliore.

Vi sono, poi, delle aree che si possono visitare anche ad agosto, come il Mustang.

Per affrontare il viaggio è importante avere un’adeguata forma fisica ed essere abituati a camminare per diversi chilometri al giorno. I percorsi, infatti, richiedono circa sei ore di cammino al giorno. Si percorre, in genere, un dislivello superiore ai 300 metri al giorno.

Oltre allo spirito di adattamento, fondamentale per questo tipo di esperienza, è necessario un abbigliamento adeguato.

I sentieri della valle del Khumbu sono ben segnati e frequentati e non presentano alcuna difficoltà tecnica. Tuttavia, nella parte alta dell’itinerario si raggiungono quote di un certo rilievo, che superano i 5.000 metri. Perciò è altamente consigliabile un buono stato fisico e di allenamento, per poter godere appieno di ogni momento dell’esperienza.

Il percorso, soprattutto se organizzato con guide specializzate e gruppi trekking, dura circa due settimane.

Scritto da Ilenia Albanese
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