Monti Aurunci: i migliori itinerari di trekking

I più bei sentieri trekking da intraprendere tra i Monti Aurunci, tra le vette colorate e ricche di vegetazione nel Lazio.

I Monti Aurunci sono un gruppo montuoso verdeggiante in cui divertirsi attraverso gli itinerari trekking che si snodano tra le vette. Infatti, è una delle tappe più amate dagli escursionisti nel Lazio.

Vediamo, quindi, quali sono le escursioni più interessanti da intraprendere tra le sue vette.

Monti Aurunci: itinerari trekking

I maestosi Monti Aurunci sono un gruppo montuoso appartenente all’Antiappennino laziale, contenuto interamente nel Lazio. Le vette, inoltre, costituiscono il settore meridionale dei Monti Volsci. Il gruppo montuoso è confinante ad ovest con il gruppo dei Monti Ausoni seguendo una linea ideale che congiunge Fondi-Lenola-Pico-Ceprano, a nord con la Valle del Liri, a est con il fiume Garigliano mentre a sud sono limitati dal mar Tirreno.

Si tratta di un’area parzialmente tutelata con l’istituzione del Parco Naturale Regionale dei Monti Aurunci. Inoltre, l’altitudine varia dalla quota collinare fino ai 1533 metri sopra il livello del mare del monte Petrella.

Un’area, quindi, di elevato interesse naturalistico e ambientale, che attrae escursionisti e appassionati delle lunghe passeggiate trekking. Vediamo, quindi, quali sono gli itinerari più interessanti da intraprendere.

Aurunci

Santa Maria Romana

Un percorso facile e adatto a tutti è quello di Santa Maria Romana, una passeggiata di circa due ore, per un totale di 5,7 chilometri da percorrere. Il dislivello del percorso è di 120 metri, quindi adatto a tutti.

Partendo da Fondi, percorrendo la via Arnale Rosso e la Provinciale n. 99 delle Querce, si giunge all’indicazione per Santa Maria Romana con una sbarra di metallo. Si parcheggia l’auto e si può iniziare l’escursione. Da qui, infatti, si imbocca la sterrata, coincidente con il Sentiero n. 919. Questo si percorre fino all’area picnic e all’Orto Botanico intitolato a Francescantonio Notarianni, botanico lenolese. Il percorso è in lievissima salita attraverso un bosco, per poi trasformarsi in una lussureggiante pineta. Si tratta della Foresta Demaniale di Sant’Arcangelo, nel cui cuore si trova la chiesa rupestre di Santa Maria Romana. Infatti, all’altezza dell’area picnic, si imbocca il Sentiero n. 923 che, con un percorso ad anello, porta alla chiesa e ritorna. Il Sentiero 923 prosegue, poi, nel bosco, salendo lievemente di dislivello con alcuni tornanti, e dirigendosi verso l’Orto Botanico. Da qui riporta all’incrocio con il Sentiero n. 919 per tornare verso la sbarra di metallo.

Valle Gaetana e Monte Fammera

Molto interessante ma più complesso è il percorso della Valle Gaetana e Monte Fammera. L’itinerario dura circa tre ore con un dislivello di 385 metri ed una lunghezza di 4,8 chilometri. Il percorso parte da Esperia, salendo per la stradina che conduce al castello normanno di Roccaguglielma. Da qui si prosegue verso Valle Gaetana e al bivio, infatti, si imbocca la strada che sale verso sinistra. Si parcheggia in un piccolo spiazzo di fronte a un’azienda agricola, e si inizia l’escursione. Questa coincide nella sua prima parte con il Sentiero 970b e poi al Sentiero n. 969, proveniente da Spigno Saturnia, e sul quale si continua. Si raggiunge, quindi, una bella balconata che dà su Selvacava, Ausonia e i Monti Vescini.

Da qui, poi, inizia il dislivello in ambiente roccioso. Poco prima di incontrare il Sentiero n. 914, proveniente da Selvacava, è anche necessario effettuare alcuni semplici passaggi su roccia. Si prosegue verso la vetta, a 1166 metri, contrassegnata da una bandiera e da una croce in legno. Da qua si gode di una veduta mozzafiato, dall’entroterra frusinate fino al mare e al resto degli Aurunci.

Scritto da Ilenia Albanese

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