Regioni italiane dove si mangia meglio: la guida culinaria

Nel Bel Paese si mangia bene, cucinare è un'arte!

La cucina italiana è riconosciuta unamimente come la migliore al mondo.
Capostipite e guida dell’evoluzione gastronomica mondiale, affonda le sue radici nel territorio dello stivale, e due sono le sue caratteristiche pregnanti: la territorialità e la stagionalità.
Ciascuna delle venti regioni italiane è titolare di proprie tradizioni e tipicità, e non sarebbe sbagliato parlare di cucina regionale italiana.

Altro elemento fondamentale è la stagionalità: in una cucina legata al territorio è inevitabile che i piatti ruotino in base alle stagioni.
Stabilire quali siano le regioni italiane nelle quali si mangia meglio non è facile, forse è impossibile.
Ma ce ne sono alcune che forse emergono rispetto ad altre per la presenza di piatti considerati ormai storici, veri e propri capisaldi, simboli che hanno reso la gastronomia italiana famosa e celebrata in tutto il mondo.

In un tragitto ideale che da nord ci porta al sud, proviamo comnque ad individuare delle tappe culinarie nelle quali fare una sosta, le regioni italiane dove si mangia meglio.

Regioni italiane dove si mangia meglio

Nord

Nel nord italia una menzione particolare è riservata al versante orientale: Piemonte e Liguria.

In un ipotetico percorso che dalla montagna scende al mare, incontriamo in primis la cucina piemontese. Forte, ricca e radicata ad un territorio montano e rurale.

Plin, brasati, bagna cauda, solo per citare alcune pietanze caratterizzanti una regione famosa in tutto il mondo anche per vini rossi di eccellenza.

Fino ad arrivare in Liguria, una striscia di terra affacciata sul mare dove la fa da padrona la cucina di mare, e soprattutto l’elemento cardine della cucina ligure: il pesto genovese.

Centro

A cavallo tra nord e centro italia troviamo l’Emilia Romagna, e la denominazione composta non è un caso.
Nell’entroterra l’Emilia, sul versante del mar Adriatico, ad ovest, la Romagna.

Sughi forti, cotture lente di carne e pomodoro, ad abbellire pasta fresca di tutti i tipi, e un’alta scuola salumaia, in grado di arricchire e valorizzare carni sapientemente allevate.
Da un’Emilia che a tavola sa sempre far festa, ad una Romagna che invece miscela sapientemente terra e mare.

A due passi, scendendo verso sul Tirreno, si entra in Toscana, la culla della letteratura italiana. La terra di Dante Alighieri non lascia deluso chi intende abbinare alta gastronomia a percorsi culturali o enologici.

Piatti antichi, tradizionali e grandi carni. La ribollita, pappa al pomodoro, i pici.

Andando verso il mare, a Livorno, una delle zuppe di pesce più rinomate d’Italia: il caciucco alla livornese.
La qualità dei vini rossi è talmente elevate che c’è da stupirsi se vengono abbinati a piatti di mare.

Una regione che ha una caratteristica unica: la tipicità della sua cucina si differenzia in base alle diverse zone presenti, innescando matrioske di gusto nel medesimo territorio.

Subito sotto la Toscana il Lazio, Roma. E proprio nella Capitale hanno trovato genesi due dei piatti italiani più famosi nel mondo. Due primi: carbonara e amatriciana. Una cucina, quella laziale, molto variegata.

Nell’entroterra risente positivamente dell’alta scuola macellaia umbre. Spostandoci sul mare l’influenza è quella delle tipiche zuppe marinare toscane, mentre all’interno troviamo un forte legame con le produzioni rurali e di allevamento.

Sud

Proseguendo sul versante tirrenico arriviamo in Campania, madre dei due piatti più famosi al mondo.
La pizza e gli spaghetti. La prima non ha bisogno di presentazione, mentre i secondi, sebbene non siano stati inventati in questa regione, sono diventato un piatto simbolo della napoletanità nel mondo.

La cucina campana risente fortemente di tradizioni secolari, preparazioni che si differenziano in base ai diversi periodi dell’anno, e non solo per la ciclicità della materia prima, ma per le diverse celebrazioni religiose che si susseguono.
Ad ognuna corrispondono pietanze introvabili in altri periodi.

Infine una menzione a parte è per la Sicilia: una delle due grandi isola d’Italia.
La tipicità della cucina sicula non è unica e comune a tutta l’isola, ma zona che vai tradizioni che trovi. La storia della sua cucina è inevitabilmente influenzata dalle diverse dominazioni susseguitesi sull’isola, e dagli influssi provenienti dal vicino nord africa.

Elementi esotici e spezie non tipicamente occidentali arricchiscono piatti di terra e mare in grado di rendere indimenticabile la visita di questo territorio.

Scritto da Redazione Online
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