Cosa vedere a Milano in due giorni: il mini itinerario

Milano, due giorni nella capitale della moda.

Milano è nota universalmente come la capitale economia d’Italia e questo fa pensare ai turisti meno avvezzi a viaggiare che non vi siano troppe cose da vedere. In realtà la città ha davvero tanto da offrire da un punto di vita storico ed artistico, risultando una delle mete più interessanti per tutti coloro che vogliono trascorrere anche soltanto 2 giorni all’insegna della cultura.

Ma cosa vedere a Milano in soli due giorni di permanenza?

Cosa vedere a Milano in due giorni

Giorno 1

Ovviamente quando si parla di Milano il primo pensiero corre al Duomo. Questa imponente struttura, voluta dalla famiglia Visconti, risulta essere il simbolo più importante di Milano oltre che uno dei monumenti più importanti di tutta l’Italia.

I lavori per la edificazione del Duomo presero il via poco prima del 1400 ed è senza dubbio la migliore espressione di architettura gotica in Italia.

Se si dovesse essere a Milano in una giornata di sole, il consiglio è quello di salire su una delle tante terrazze, in modo da poter godere di una vista davvero indimenticabile.

Spostandosi poco distante dal Duomo si trova il Museo del Novecento: questo polo museale è uno dei più importanti di tutta Italia e vi si trovano opere di grande valore, come ad esempio il “Quarto Stato”.

Sono presenti opere di autori del calibro di Picasso e Modigliani o di esponenti di correnti artistiche come quelli del Futurismo, solo per fare qualche esempio.

Visitare Milano significa anche riuscire a trovare il tempo per ammirare con i propri occhi il Cenacolo di Leonardo da Vinci: quest’ultimo vi lavorò circa 4 anni, finendo di ultimarla nel 1498. Il dipinto è stato oggetto di profondi interventi di restauro ed è conservato in condizioni assai particolari, che consentono di preservarne l’integrità.

Giorno 2

Nel corso di 2 giorni a Milano bisogna ovviamente trovare il tempo per scoprire anche la bellezza e l’offerta culturale della Pinacoteca di Brera. La sua creazione risale al 1776 e il periodo in cui iniziò ad assumere una certa importanza a livello nazionale internazionale fu quello napoleonico.

Tra gli autori di cui si possono ammirare le opere vale la pena menzionare ad esempio Caravaggio, senza dimenticare ad esempio Hayez ed il suo “Il Bacio“.

Dopo così tanta cultura, vale la pena immergersi, almeno in una delle 2 sere milanesi, nella movida cittadina: per farlo basta recarsi ad esempio sui Navigli, i quali sono anche uno dei tanti simboli del genio di Leonardo da Vinci, a cui si deve la loro progettazione e creazione.

Una ulteriore tappa da inserire in un mini itinerario per scoprire Milano è il Castello Sforzesco, che da quasi 800 anni è una delle costruzioni più importanti e simboliche di Milano. La sua edificazione fu frutto della volontà di Galeazzo II, ma è a Francesco Sforza, da cui prende il nome, a volerlo rendere così come lo si vede oggi.

Si tratta di uno dei castelli più grandi del Vecchio Continente ed oggi, dopo secoli in cui è stato simbolo di potere, intrighi ed eventi sanguinosi, è uno dei luoghi più amati da chi abita a Milano, perché sede di diversi eventi culturali, oltre che di alcuni musei, come ad esempio il Museo d’Arte Antica, che vale davvero la pena andare a vedere.

Stesso discorso vale per altri poli museali ospitati in questa imponente struttura, come ad esempio il Museo Egizio. Poco distante in linea d’aria, ma comodamente raggiungibile coi mezzi, si trova la Galleria Vittorio Emanuele.

Questa parte della città è considerata il “salotto” cittadino e la sua costruzione risale all’inizio della seconda metà del 1800. Questa galleria mette in collegamento Piazza Duomo con Piazza della Scala e la sua costruzione fu funestata dalla morte dell’architetto Giuseppe Mengoni, ovvero il “papà” dell’opera stessa.

Secondo alcune indiscrezioni dell’epoca la morte non fu accidentale ma volontaria, a causa del dolore che avrebbe provato a sapere che Vittorio Emanuele II non avrebbe presenziato alla inaugurazione. Questo aneddoto storico è molto interessante e fa capire anche come la città di Milano abbia davvero tanto da raccontare per quanto riguarda la sua storia.

Scritto da Redazione Online

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