Cosa vedere ad Aosta: organizza il tuo inverno 2023

Aosta era conosciuta come la “Roma delle Alpi“. Se cercate una meta ricca di storia date un'occhio alla guida su cosa vedere ad Aosta.

Aosta era conosciuta come la “Roma delle Alpi“. La sua storia è legata a quella di Roma a partire dal nome: Augusta Praetoria, fondata dopo la vittoria dei romani sui Salassi, popolo locale.

Cosa vedere ad Aosta: organizza il tuo inverno 2023

Se siete alla ricerca di una meta ricca di storia e stimolante culturalmente date un’occhio alla guida su cosa vedere ad Aosta.

Arco di Augusto e Porta Praetoria

Sicuramente il punto da cui partire, simbolo per eccellenza della città è l’Arco di Augusto: infatti il monumento venne eretto nel 25 a.C in onore dell’imperatore Augusto, da cui la città prende anche il nome. All’estremo della strada Sant’Anselmo, passeggiando, si raggiunge Porta Praetoria, caratterizzata da tre grandi porte, una centrale per i carri e due laterali, per i pedoni.

Teatro Romano

Per gli appassionati della cultura classica è d’obbligo la visita al Teatro Romano, per immergersi in un’atmosfera dal sapore antico e suggestivo.

Un tempo la struttura conteneva tre o quattromila spettatori. Con la caduta dell’impero, fino al XVIII sec. si perse ogni memoria della funzione originaria dell’edificio: durante il Medioevo vi furono addossate numerose costruzioni, demolite nel corso dei moderni lavori di recupero e restauro. La riscoperta di questo gioiello avvenne finalmente tra il 1933 e il 1941, quando furono effettuati importanti lavori di restauro e integrazione.

Il Criptoportico forense di Aosta

Un altro punto che testimonia il glorioso passato della città è il Criptoportico forense.

Questo grande tunnel fatto di marmo, serviva a regolarizzare il dislivello dell’area ed era il punto di congiunzione di due templi, dedicati uno all’Imperatore Augusto e l’altro alla triade di Giove, Giunone e Minerva.

Il costo del biglietto è di 10 € , 8 € ridotto con Aosta Valley Card, gratis fino a 25 anni.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta

Si tratta della chiesa più grande della città, che domina la città grazie ai suoi due campanili, che con 60 metri di altezza sono le costruzioni più alte dell’intera Valle d’Aosta.

Al suo interno, per i più curiosi, sono custoditi diversi tesori e pezzi d’arte religiosa, tra preziose vetrate del 1400, preziosi cicli d’affreschi e mosaici.

La Torre del Lebbroso

Questo edificio, prende il suo curioso nome da un fatto: alla fine ‘700 Pietro Bernardo Guasco da Oneglia, un cittadino affetto da lebbra, venne rinchiuso all’interno della torre per evitare lo scoppio di una terribile epidemia. Negli anni seguenti, la sua storia ispirò il romanzo “Le lépreux de la cité d’Aoste” (“Il lebbroso della città di Aosta”) dello scrittore Xavier de Maistre.

Scritto da Federica Maldari

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