Crotti Chiavenna cosa sono, la guida

Crotti, luoghi unici in cui ammirare la natura e gustare buon cibo.

I Crotti di Chiavenna sono molto conosciuti non solo dai lombardi ma da tutti i visitatori che ogni hanno scoprono questa meraviglia della natura. Possono rappresentare sicuramente un’ottima meta per un weekend da dedicare a viaggi e cultura. Ma che cosa sono esattamente e perché devono essere assolutamente visitati? Ecco una guida all’argomento.

Crotti Chiavenna cosa sono

Tecnicamente con il termine lombardo crotto si intende una cavità all’interno di una montagna che si è venuta a creare in seguito ad una frana oppure ad uno smottamento di origine montuosa.

All’interno dei crotti si vengono a creare delle correnti d’aria naturale, che vengono chiamate Sorèl, che creano una piacevole temperatura, mite d’inverno e fresca d’estate. Proprio per questa particolare circostanza, fin dai tempi più antichi i crotti erano utilizzati dai pastori per conservare vini, formaggi e salumi, tenendoli al riparo da eventuali processi di fermentazione che avrebbero rovinato il cibo.

I crotti sono tipici di alcune zone del nord ma è a Chiavenna che si trovano gli esempi più tipici di queste grotte. Nel corso dei secoli i crotti sono entrati a far parte dell’economia locale, diventando non solo dispense dove far stagionare i salumi e in particolar modo la bresaola, ma anche luoghi di aggregazione, osterie nelle quali organizzare eventi di convivialità all’insegna del cibo locale come i pizzoccheri oppure la polenta.

Sono diventati talmente importanti da avere addirittura un evento a loro dedicato che è conosciuto proprio come la sagra dei Crotti di Chiavenna.

La sagra settembrina dei Crotti

La sagra settembrina dei Crotti di Chiavenna viene organizzata ogni anno nel secondo weekend del mese. L’evento ha preso vita nel 1956 e da quel momento non ha mai smesso di radunare visitatori da ogni parte del mondo che coglie l’occasione per scoprire cibo tipico e una risorsa naturale come i crotti davvero stupefacente.

Ogni anno sono circa 30mila le persone che si riversano nelle grotte di Chiavenna per scoprire le bontà del luogo. Durante la sagra ogni crotto offre una certa varietà di prodotti tipici locali e l’oste accoglie il visitatore con un bicchiere di vino, offrendo spiegazioni dettagliate sull’origine di ogni prodotto e degustazioni libere.

Obbligatorio per ogni visitatore un giro per i diversi crotti alla scoperta di salumi e formaggi locali di qualità, condividendo le immense tavolate di legno con sconosciuti che, dopo qualche bicchiere di vino, diventano subito amici. Durante la sagra settembrina dei Crotti di Chiavenna sono circa 80 i crotti aperti al pubblico che possono essere visitati singolarmente oppure all’interno di percorsi stabiliti per i quali è possibile acquistare il ticket del tour.

Le caratteristiche peculiari dei Crotti

Ogni crotto ha le sue caratteristiche peculiari che lo rendono unico e inconfondibile. Fra quelli più famosi c’è il Crotto Croset oppure quello dei Leoni ma anche il Crotto di Zio Carlo, leggermente defilato rispetto agli altri.

Tutti i crotti hanno l’obbligo di esporre all’esterno dell’ingresso una tabella che riporta l’origine dei prodotti che vengono assaggiati e venduti all’esterno. Inoltre è obbligatoria anche l’esposizione dei prezzi per una maggiore trasparenza nei confronti degli avventori.

Ogni crotto solitamente offre una parte al coperto, all’interno della grotta, dove vengono conservati i cibi e c’è di solito la zona dedicata alla vendita dei prodotti tipici. C’è poi una parte esterna che viene adibita ad avventizia, con grosse tavolate e panche di legno.

Il servizio nei crotti è molto spartano ma chi viene in queste zone è attirato piuttosto dal gusto di cibi tipici e dalla gioia della convivialità che sempre viene aiutata da vino sincero e ottimi piatti. In alcuni crotti è possibile gustare specialità a base di cacciagione, immancabilmente accompagnata dalla polenta preparata secondo diverse ricette, vera pietanza-bandiera di queste zone.

Scritto da Redazione Online

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