Ferrata di Orrido di Foresto: durata e difficoltà

Percorso, durata e difficoltà della ferrata dell'Orrido di Foresto, tra le bellezze naturali comprese nella Riserva Naturale.

Una delle esperienze più incredibili da non perdere in Piemonte è la ferrata di Orrido di Foresto, ma qual è la durata ed il grado di difficoltà? Tutte le informazioni sull’esplorazione della Riserva Naturale.

Ferrata di Orrido di Foresto: durata

La riserva naturale dell’Orrido di Foresto è una vasta area naturale protetta del Piemonte, situata nei comuni di Bussoleno e di Susa, sul versante esposto a Sud della Val di Susa, in provincia di Torino.

Come il vicino Orrido di Chianocco, la riserva naturale fa parte del SIC Oasi xerotermiche della Val di Susa – Orrido di Chianocco e Foresto.

Tra le numerose esperienze che si possono vivere in questa splendida riserva, la ferrata è quella che più fa scorrere l’adrenalina nelle vene. Un momento dedicato ai più impavidi, agli sportivi, e agli appassionati della natura, che vogliono sempre spingersi oltre.

La durata della ferrata è di circa cinque ore e regala emozioni indimenticabili.

L’itinerario che percorre l’Orrido di Foresto è di tipo alpinistico ed è stato attrezzato con una meravigliosa via ferrata che regala panorami mozzafiato.

Scopriamo, però, tutti i dettagli sulla ferrata e sulla magica esperienza.

Ferrata

Difficoltà e altre informazioni utili

La Via Ferrata dell’Orrido di Foresto non è un’esperienza nuova. Infatti, molti escursionisti ed alpinisti con qualche anno di attività alle spalle forse l’ hanno già percorsa.

La Via, di recente fattura, non è altro che la ricostruzione di un vecchio itinerario, attrezzato negli anni 60 da un gruppo di volontari, appartenenti al Club Alpino Italiano.

La via è stata utilizzata per circa un ventennio, poi chiusa, ed in parte smontata, in quanto divenuta eccessivamente pericolosa. In seguito, nel novembre del 2003, su iniziativa delle Guide Alpine della Valle e con i denari stanziati dal Comune di Bussoleno, la “Via Ferrata dell’Orrido di Foresto” è stata ricostruita e leggermente variata nel suo percorso originale.

Questo progetto è riuscito a sfruttarne alcune zone e nel contempo renderla più sicura. Un ulteriore intervento nel 2010, ha permesso la realizzazione di tre ponti tibetani che rendono ancora più spettacolare l’itinerario. Oggi il nuovo percorso presenta molto più robusto e sicuro di quello originale, il che facilita e rende la salita più agevole. Rimane, tuttavia, un itinerario di una certa difficoltà con un paio di brevi tratti molto impegnativi.

Infatti, la via ferrata è riconosciuta con grado di difficoltà D.

L’itinerario

L’impervio itinerario si snoda completamente all’interno della profonda gola, scavata in tempi antichi dal Rio Rocciamelone, nelle rocce calcaree che sovrastano l’abitato di Foresto. Uno spettacolo mozzafiato sul torrente che scorre impetuoso costantemente sul fondo del canyon, creando cascate e pozze straordinarie. I fianchi dell’Orrido sono molto scoscesi e ripidi ed in molti tratti verticali o strapiombanti, pertanto non offrono nessuna via di fuga.

Scritto da Ilenia Albanese

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