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Fortunago: cosa vedere nel borgo lombardo

Se siete alla ricerca di qualche meta per una gita fuori porta, Fortunago fa sicuramente per voi: scoprite cosa vedere in questo borgo magico.

Fortunago è un piccolo borgo di 380 abitanti, che si trova nella zona dell’Oltrepò Pavese, dunque in provincia della Pavia. Visto il suo fascino senza tempo, il paese oggi rientra nella lista dei Borghi più belli d’Italia.

Le sue origini sembrano essere piuttosto antiche: il nome in primis, ci segnala che la città è stata stata fondata tra il da qualche popolazione celtica, per via del suffisso “aco”.

Altre documentazioni testimoniano poi anche la presenza romana: insomma, si tratta di una piccola ma preziosa perla antica, capace di raccontare una storia attraverso i suoi scorci e le sue viette affascinanti.

Fortunago: cosa vedere nel borgo lombardo

Se siete alla ricerca di qualche meta per una gita fuori porta, Fortunago fa sicuramente per voi, infatti si gira in poco tempo e può per questo essere considerata come una tappa on the road.

La città ha uno spiccato carattere medioevale, viste le case tipicamente arroccate e costruite in pietra, che creano un’atmosfera suggestiva, che fa viaggiare nel tempo quasi.

Chiesa di San Giorgio

Da non perdere è la visita alla chiesa di San Giorgio, situata nella parte più alta della città.

L’edificio risale al Trecento ed è costituita da una struttura a tre navate, che all’esterno sono precedute da un portone decorato con un bell’affresco, mentre il resto della chiesa è costiuita da pietra.

All’interno potrete scoprire l’altare ligneo dedicato a San Giorgio e risalente al XVII secolo e un altro dedicato al Sacro Cuore di Gesù.

Il parco

La cittadina di Fortunago è immersa tra le colline e il verde, in una zona piuttosto tranquilla e silenziosa, ma comunque non manca un parco dove rilassarsi e apprezzare la natura.

Qui fauna e flora non mancano di certo: potrete passeggiare tra betulle, ciliegi, pioppi, castagni, aceri, godendovi il cinguettio degli uccellini e l’aria pulita del posto.

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Scritto da Federica Maldari

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