Leggenda del Colosso di Barletta: informazioni

Tutte le informazioni per conoscere la leggenda del Colosso di Barletta.

La leggenda del Colosso di Barletta è conosciuta in tutta la Puglia, per la sua particolarità. Si tratta di una storia interessante da conoscere sul famoso monumento della città. La Puglia è infatti ricca di storie e leggende antiche, che aggiungono fascino alla bellezza universalmente riconosciuta del suo splendido territorio.

Leggenda del Colosso di Barletta

La Puglia è ricca di splendide località, che offrono attrattive decisamente interessanti da conoscere. I paesaggi e le spiagge della regione sono tra i più belli d’Italia. Per questo la Puglia è una delle mete preferite dagli italiani, che la scelgono per le loro vacanze. In particolare, a Barletta si può ammirare un bellissimo monumento, collocato in una delle sue piazze centrali. Si tratta del celebre Colosso, conosciuto anche con il nome di Eraclio.

La bellissima statua di bronzo si trova ad di sopra di un imponente piedistallo costruito in pietra. La statura della statua la rende maestosa, grazie ai 4,50 metri di altezza. La scultura è collocata nei pressi della famosa Basilica del Santo Sepolcro, conosciuta per il fatto di essere la chiesa gemella della più famosa struttura di Gerusalemme. La statua del Colosso ha alle spalle un’interessante leggenda, molto conosciuta dagli abitanti della provincia di Barletta-Andria-Trani.

Si tratta di una vicenda molto particolare, che è interessante conoscere prima di visitare la città.

colosso barletta

La discesa di Eraclio

La leggenda che aleggia sul Colosso lo vede come salvatore della città e come incarnazione dello spirito cittadino. Secondo le vicende narrate, durante l’epoca delle invasioni dei Saraceni o dei Francesi la località di Barletta si trovata completamente priva di difese. La città era incapace di resistere ai continui assalti a cui era soggetta e ai numerosi saccheggi operati dai popoli provenienti dall’estero. La statua allora prese miracolosamente vita e si trasmutò in essere umano. A quel punto scese dal suo altissimo piedistallo, per recarsi oltre le mura che la separavano dal resto della Puglia. All’arrivo degli invasori, il Colosso piangeva stando seduto su alcuni massi.

La fuga dei Saraceni

La leggenda a questo punto narra che gli stranieri chiesero all’uomo il motivo per cui un essere di così alta statura fosse fuori dalla città, in lacrime. La risposta della statua divenuta umana fu che era stata cacciata dagli uomini della località, per la sua piccola statura. Il Colosso convinse gli invasori del fatto che all’interno di Barletta ci fossero combattenti robusti e possenti. I Saraceni, spaventati al pensiero di un combattimento con cittadini di tali dimensioni, rinunciarono all’invasione e fuggirono. Il Colosso a quel punto tornò al suo alto piedistallo, accompagnato da una folla di cittadini che lo acclamavano per aver salvato la località.

Scritto da Debora Albanese

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