Scalare il Monte Everest: l’equipaggiamento necessario (parte 2)

Fondamentali per la scalata all’Everest sono i ramponi da scalatore incorporati agli stivali. E’ bene portare anche dei pezzi di ricambio nel caso questi dovessero danneggiarsi. Sono inoltre necessarie delle corde per la salita e la discesa, un dispositivo di blocco e un prussik.

E’ importante avere con se anche un piccone da scalatore, la cui lunghezza varia in base alla propria statura.

Per il campo, sono necessari due sacchi a pelo di buona qualità, almeno due cuscini gonfiabili ed un cuscino termico da scalatore da mettere sotto, se necessario.

Sono inoltre necessarie più tende: una tenda più larga per il Campo base tende più piccole e leggere, ma sempre di buona qualità, per le altitudini più elevate.

Un piccola bussola GPS può essere utile per individuare più facilmente la vetta. Due bruciatori al titanio assicurano sempre una buona riserva nel caso uno dei due dovesse rompersi. Per cucinare e mangiare, servono due o tre pentole con coperchio, manici di plastica, un thermos, un cucchiaio ed un coltello e un paio di sottopentola.

Fiammiferi ed accendini sono indispensabili. E’ importante che siano di buona qualità per poter funzionare anche ad altezze elevate.

Tra il necessario, ricordiamo poi gli zaini da scalatore, un buon balsamo per le labbra, due bottiglie di plastica per l’acqua e un kit di primo soccorso.

Dispositivi elettronici

Le fotocamere sono indispensabili, i walkie-talkies potrebbero essere una buona idea.

Sono preferibili le batterie al litio perché durano di più e resistono all’altezza.

Possono essere portati al seguito anche computers, video camere e telefoni satellitari.

Scritto da Silvia Antona

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Scalare il Monte Everest: come equipaggiarsi

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