Sindrome di Wanderlust: sintomi della malattia del viaggiatore

Sindrome di Wanderlust: sintomi della malattia dell'amante delle avventure.

Sindrome di Wanderlust: malattia o privilegio?

Su internet è facile trovare questa parola, Wanderlust, ma pochi sanno cosa significhi davvero. La parola deriva dal tedesco: wander (vagabondare) e lust (mania, ossessione, desiderio). In italiano questa sindrome viene chiamata dromomania, che significa letteralmente “ossessione del viaggio”.

Inizialmente si è pensato che fosse semplicemente un forte desiderio delle persone di viaggiare per scoprire posti nuovi, ma non è così.

Sindrome di Wanderlust: questione di DNA

Alcuni scienziati hanno voluto scavare più a fondo nella questione, chiedendosi come mai alcune persone abbiano più desiderio di altre di viaggiare.

Dopo aver eseguito studi ed esperimenti, si è concluso che la continua ricerca di nuove avventure dipenda dal nostro DNA. Pare che esista un gene, il DRD4-7R, che provochi questa bellissima passione, anche chiamato il gene del viaggiatore.

Viaggi

Sindrome di Wanderluster: sintomi

Negli anni si è detto tantissimo su questa particolare malattia. Ma come si riconosce un Wanderluster?

Alcuni pensano che si possa riconoscere un Wanderluster in base a quante ore spende sui motori di ricerca, altri dal fatto che siano sempre pronti a rifare la valigia per ripartire.

Ma non è tutto.

Il Wanderluster si riconosce dal viso. Negli occhi hanno la passione, perché cercano di acchiappare con lo sguardo tutto ciò che li circonda. Hanno nell’espressione tutto ciò che hanno visto e tutte le avventure che hanno vissuto.

La loro irrequietezza è tangibile perché proprio non riescono a stare fermi, voglio conoscere tutto, andare ovunque, vivere ogni esperienza. La loro curiosità li spinge a volere sempre di più e a non fermarsi mai.

Sono quelle persone che non riescono a mettere radici e a chiamare casa un posto che potrebbe legarli per sempre. Vivono la vita giorno per giorno, senza mai ancorarsi.

L’adrenalina scorre costantemente nelle vene del Wanderluster, che lo spinge a prendere e partire, ignorando jet-leg e notti insonni all’aeroporto.

Quindi, si tratta di un privilegio o di una malattia?

Wanderluster

Dono o condanna?

Molte persone che amano viaggiare si considerano Wanderluster. Ma, la realtà, è che sono più rari di quanto si pensi. Infatti, solo il 20% della popolazione possiede questo gene del viaggiatore.

La smania di cercare avventure e scenari mozzafiato può essere frustrante, al limite del patologico, per un vero Wanderluster. Quindi possiamo definirlo un dono o una condanna?

Chi possiede la sindrome di Wanderlust è in una continua ricerca di se stesso, che riesce a ritrovare solo quando è lontano. La loro voglia di conoscere gli usi e i costumi di popoli molto diversi dal loro li rende sicuramente dei privilegiati.

Il privilegio sta nel non limitarsi ad osservare una collina, ma nel voler vedere cosa ci sia oltre l’orizzonte. I Wanderluster sanno che il mondo è tutto da scoprire, e si prendono la libertà per farlo.

E tu? Hai il gene del viaggiatore?

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Scritto da Ilenia Albanese

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