Visitare la Sardegna in autunno: suggerimenti per la bassa stagione

Visitare la Sardegna in autunno, tra natura incontaminata e terme rilassanti.

Chi l’ha detto che in Sardegna si può viaggiare soltanto in estate? Anche la stagione autunnale, complice il clima mite, si presta alla perfezione a lunghi tour e vacanze da queste parti. Il periodo è ideale per ammirare colori nuovi, a cui di certo non si era abituati, e per approfittare di temperature fresche, grazie alle quali immergersi nella natura è un vero piacere a cui è difficile rinunciare. A pochi minuti da Cagliari, per altro, ci sono diversi parchi naturali che meritano di essere scoperti.

Come si può facilmente immaginare, non tutte queste località sono facili da raggiungere con i mezzi pubblici. Ecco perché una volta scesi dall’aereo è consigliabile affidarsi al servizio di noleggio auto Cagliari aeroporto. Per riuscire a trovare i prezzi migliori e approfittare della comodità del car renting spendendo poco, si può sfruttare il servizio di EasyTerra, sito che mette a confronto le tariffe delle società del settore a vantaggio degli utenti: insomma, un vero e proprio comparatore sempre a disposizione, facile da utilizzare e in grado di garantire ricerche rapide. Sono sufficienti pochi clic per trovare le macchine a noleggio nella città in cui ci si trova (Cagliari, in questo caso) e scoprire qual è la società che assicura la spesa più bassa.

Il promontorio di Villacidro

Una delle prime destinazioni da segnare in agenda potrebbe essere individuata nel promontorio di Villacidro, dove si trova la cascata di Piscina Irgas (ma altrettanto suggestiva è la cascata di Muru Mannu). Il percorso che consente di raggiungere Piscina Irgas non è dei più agevoli, ma a dispetto della lunghezza del trekking non si incontrano particolari difficoltà nell’attraversare i boschi sulle montagne. Più facile da raggiungere è, invece, la cascata di Sa Spendula, più vicina al centro del paese ma meno imponente. Ad ogni modo, anche chi non è uno scalatore professionista ha l’opportunità di arrivare a Piscina Irgas, approfittando di un itinerario ben segnalato e alla portata di tutti, bambini compresi.

Una visita alle miniere

La maggior parte delle miniere che costellano il territorio del sud della Sardegna ormai sono chiuse, ma possono essere visitati gli ambienti circostanti: un tuffo nel passato che regala l’occasione di conoscere la storia, le tradizioni e l’economia locale. Basti pensare, per esempio, alle miniere di Porto Flavia, che hanno la particolarità di affacciarsi direttamente sul mare: infatti, i minerali che venivano estratti da questo costone di roccia potevano essere caricati direttamente sulle imbarcazioni adibite al loro trasporto. Nei paraggi, per altro, si trova la stupenda spiaggia di Masua. Sono nascoste dalle montagne, invece, le miniere di Montevecchio, nel Medio Campidano, e più precisamente nel territorio di Guspini. L’ambiente circostante è abitato da cervi e molti altri animali selvatici che si possono incontrare senza rischi.

Le terme di Sardara e Fordongianus

In genere quando si parla di terme in Italia è raro che la mente corra alla Sardegna, eppure anche qui ci sono fonti dalle acque benefiche capaci di regalare tutto il relax di cui si ha bisogno nel corso di una vacanza. Le terme di Fordongianus sono dotate di camere d’albergo e meritano di essere visitate proprio nel periodo autunnale perché è questo il momento in cui l’acqua della piscina esterna raggiunge le temperature più alte. L’area spa, poi, comprende un percorso benessere dove viene assicurata l’opportunità di concedersi un bagno turco o di rilassarsi in sauna. Nel bel mezzo del Medio Campidano, poi, ci sono le terme di Sardara, a poco meno di un’ora di distanza da Cagliari: anche in questo caso si può scegliere tra percorsi benefici, sedute di massaggi, spa e sauna.

Il Monte Arcosu

L’Oasi di Monte Arcosu merita di essere annoverata tra i polmoni verdi principali del versante meridionale dell’isola: si tratta di una zona che è totalmente dedicata alla protezione del cervo sardo e della macchia mediterranea, dove scorrazzano cinghiali e daini. I suoi sentieri partono da Iglesias, anche se l’oasi si concentra in modo particolare tra Assemini e Uta. I percorsi a disposizione sono molteplici, anche con livelli di difficoltà differenti: imperdibile è la casetta che consente di osservare i bozzoli delle farfalle. Non mancano, poi, i tavoli in legno e le zone pic nic attrezzate, mentre la segnaletica è ben curata e consente di orientarsi senza rischi.

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Scritto da redazione viaggiamo
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