Sutera, il borgo siciliano tra i più belli d’Italia

La storia, i luoghi e le tradizioni dello splendido borgo siciliano di Sutera, in provincia di Caltanissetta.

Il borgo siciliano di Sutera è uno dei più caratteristici e affascinanti dell’intera isola, tra case arroccate, viuzze lastricate e tanta storia. Vediamo, quindi, quali sono i luoghi più interessanti da non perdere.

Il borgo di Sutera

Sutera è uno dei borghi più suggestivi della Sicilia, un paesino arroccato su una rupe nell’entroterra di Caltanissetta.

Il borgo si sviluppa attorno alla montagna di San Paolino. Di impianto medievale, è costituito dai tre quartieri: Rabato, Rabatello e Giardinello. Il quartiere del Rabato è caratterizzato da antiche case di gesso tra cui si insinuano strette viuzze, cortili e ripide scalinate acciottolate.

Il borgo viene anche chiamato “il balcone della Sicilia” per il panorama meraviglioso che si può ammirare da qui. La vista, infatti, va dall’Etna fino al golfo di Agrigento.

Si tratta di un borgo medievale, inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, grazie alle sue caratteristiche peculiari che lo rendono un luogo turistico di importanza storica.

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Storia

Il centro storico, con la sua pianta, ricorda la struttura tipica dei borghi medievali. Tuttavia, l’origine di Sutera è molto antica. Il quartiere Rabato, infatti, ha origini arabe e risale all’860 d.C. Il nome stesso sarebbe di derivazione araba. Infatti, in arabo raibad significa proprio “borgo”. L’epoca storica a cui risalgono le case del luogo corrisponde a quella in cui nacquero i tipici dammusi: le tipiche casette contadine sviluppate su un solo piano all’interno della quale si trova un’unica stanza dotata di soppalco.

Al centro del quartiere, nell’875 d.C., venne edificata una moschea che nel 1370 venne abbattuta e sostituita con la chiesa di Santa Maria Assunta. Il barone di Sutera provvide, infatti, a eliminare tutti i luoghi considerati pagani e a sostituirli con simboli della cristianità. Nel 1545 Santa Maria Assunta è stata ricostruita ed è diventata la Chiesa Madre, ancora presente oggi.

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Cosa vedere

I luoghi da visitare a Sutera sono tantissimi, e tutti ricchi di fascino. Partendo proprio dal panorama, lo scenario suggestivo offerto da questo borgo si snoda lungo le stradine che lo attraversano.

Le case tipiche, in gesso e malta, si inseriscono nello scenario tipico del luogo, sovrastato dalla Montagna di San Paolino.

Il cuore del borgo è la sua piazza principale, su cui si affaccia il municipio e la Chiesa di Sant’Agata, che dà anche il nome alla piazza. Qui una balconata di ampie dimensioni si apre all’orizzonte, lasciando vedere un panorama splendido sulla campagna sottostante. La Chiesa di Sant’Agata, edificata nel ‘400 in stile romanico, è poi stata ricostruita nel ‘700 con l’aggiunta della torre campanaria. Costituita da tre navate, al centro ha una copertura a botte, mentre le navate laterali sono a croce. Una delle particolarità che la rendono di grande pregio artistico sono le pareti interne, il cui restauro recente ha riportato alla luce il blu “azolo”, che negli anni era stato coperto da colorazioni differenti. Lo stile barocco siciliano è ben visibile negli intagli dell’altare, mentre i capitelli delle colonne si caratterizzano per il fatto che sono tutti diversi l’uno dall’altro.

All’interno della chiesa, inoltre, vi sono diverse statue di santi, tra cui quella dedicata proprio a Sant’Agata, che rappresentano un importante esempio del patrimonio artistico locale.

Altra meta da inserire nell’itinerario di viaggio è il quartiere Rabato dove, oltre alla Chiesa Madre, si può visitare la chiesa di Maria S.S. del Carmelo, costruita nel 1185. In questo quartiere viene anche allestito un bellissimo presepe vivente, che costituisce un’altra attrazione di richiamo per molti turisti. Infine, il Museo Etnoantropologico, situato nel Convento dei Padri Carmelitani, presenta la riproduzione di ambienti tipici delle case di fine Ottocento.

Meritano una visita il Santuario di S. Paolino, ubicato sulla vetta di monte S. Paolino e raggiungibile a piedi tramite una scalinata.

Nei dintorni

Nelle zone circostanti il borgo si trovano varie collinette ideali per gli amanti del trekking e delle escursioni, come il Colle San Marco, Santa Croce e la xacca, ovvero la fenditura. Quest’ultima si chiama così poiché risulta spaccata in due porzioni distanziate parecchie decine di metri l’una dall’altra, ma tra loro combacianti. La leggenda vuole che tale squarcio si formò nel momento in cui Gesù morì in croce.

A circa un chilometro dal centro di Sutera, infine, sorge in sito archeologico di San Marco. Da vedere, oltre alla chiesetta scavata nella roccia con affreschi in stile bizantino, anche i resti risalenti al paleolitico, a testimonianza dell’antichissima presenza umana in quest’area.

Scritto da Ilenia Albanese
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