Campana: il borgo dei misteri

Campana: tutto ciò che c'è da sapere sul piccolo borgo calabrese.

Scopri il misterioso borgo della Calabria, Campana, il piccolo paese che ospita dei curiosi stonehenge. Non è del tutto vero che gli Stonehenge si trovano sol nell’Isola di Pasqua o nel Regno Unito. Infatti, per ammirare questi megaliti dalle forme insolite basta andare nel borgo di Campana, in Calabria.

Campana: borgo misterioso della Calabria

Non facile da raggiungere, la parte vecchia del borgo di Campana, si è completamente spopolata intorno agli anni Cinquanta. Il piccolo paese nel cosentino è famoso in tutto il mondo per via dei megaliti che si trovano appena fuori dal centro abitato.

Si tratta di strane “sculture” dall’origine misteriosa, attorno a cui gravitano miti e leggende da diversi secoli. Infatti, viene da chiedersi se siano frutto della natura o se siano opera dell’uomo.

Da secoli questi megaliti attirano l’attenzione di geologi, esperti, storici e, soprattutto, turisti. Ma cosa sono?

I megaliti

Uno dei due megaliti è comunemente noto come l’Elefante di pietra, ed è situato nel comune calabrese di Campana, nella Sila Greca in provincia di Cosenza.

Si tratta di un megalite scolpito di calcarenite in dimensioni maggiori rispetto quelle reali, essendo alto circa 5,90 metri.

A pochi metri di distanza è presente un altro grande megalite scolpito che rappresenta, invece, le sole gambe di un essere umano.

Quest’ultimo è chiamato dalla popolazione dell’area montana “il gigante” o “il ciclope” ed è alto 7,50 metri.

A Campana, questi megaliti sono chiamati “Le pietre della Incavallicata”, o Giganti di pietra.

Dal 2003 sono divenuti oggetto di studio e divulgazione scientifica. Questo vale soprattutto per il megalite raffigurante l’elefante, che sembra rappresentare un esemplare con le zanne dritte, che non lo farebbe ricondurre ad esemplari moderni, ma a specie più antiche con questa caratteristica.

Si tratta di oggetti unici in Europa. Dal punto di vista geologico, le rocce dell’Incavallicata appartengono all’unità delle arenarie giallastre e grigie a echinidi clipeastri.

Domenico Canino, studioso dei megaliti, ha ritrovato i megaliti in un’antica mappa denominata Calabria Citra del 1603. I megaliti, indicati come “Cozzo delli Giganti”, erano dunque conosciuti anche in antichità, tanto da essere posti in mappe geografiche.

pietre della Incavallicata

Origini

La storia dei Giganti di pietra di Campana ha origini ben più antiche del Medioevo. Infatti, già da allora l’uomo era intento a studiare e a scoprire come e perché abbiano avuto origine. Sono tantissime le teorie che ruotano attorno alle origini dei due Giganti di Pietra, ma una di queste semprerebbe la più plausibile.

Secondo la teoria dell’autoctono Carmine Petrungaro, infatti, l’elefante in pietra sarebbe legato allo sbarco di Pirro in Calabria, avvenuto nel 281 a.C.. Pare, quindi, che il re dell’Epiro giunse sul posto scortato da una mandria di elefanti da guerra.

Tuttavia, c’è anche chi attribuisce questi due capolavori a fenomeni naturali che hanno modellato queste strane pietre.

Scritto da Ilenia Albanese

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