Cosa vedere ad Atene in primavera: tra storia e arte

Atene, dove sono nati aspetti fondamentali della nostra società, è una meta splendida da visitare: ecco cosa vedere in primavera.

Atene, capitale della Grecia, dove sono nati aspetti fondamentali della nostra società, come la filosofia e la democrazia, è una meta splendida da visitare, che permette di entrare in contatto con un passato suggestivo, attraverso templi, siti archeologici e opere d’arte.

Cosa vedere ad Atene in primavera

Se vi state chiedendo qual è il periodo migliore per visitare la capitale greca, fate conto che in estate le temperature raggiungono livelli folli, tanto che è consigliato visitare l’Acropoli, quindi il punto più alto di tutta la città, verso sera quando il sole inizia a tramontare.

Per questo un buon compromesso è sicuramente la primavera, verso aprile e maggio, quando le temperature sono tiepide e gradevoli e permettono di girare per Atene in qualsiasi ora del giorno.

L’Acropoli

L’Acropoli è il più grande complesso architettonico ed artistico giunto fino a noi dall’antica Grecia, che preserva il patrimonio della cultura classica in ottime condizioni.

Si tratta del punto più alto di tutta la città, fulcro di tutta la vita cittadina, dove si possono ammirare i quattro edifici più importanti: il Partenone, i Propilei, ovvero gli ingressi monumentali della zona sacra dedicata ad Atena, l’Eretteo e il tempio di Atena Nike.

Il Museo Archeologico Nazionale

Il Museo Archeologico Nazionale di Atene è uno dei luoghi che conserva più testimonianze provenienti dal mondo classico, perfettamente conservate.

Potrete ammirare importanti tesori come le sculture del tempio di Afea e Egina, la Testa di Zeus, appartenente a una statua che doveva essere alta almeno 7 metri, e altre opere del periodo ellenistico.

Agorà di Atene

L’Agorà si trova proprio ai piedi dell’Acropoli, custodendo resti archeologici risalenti addirittura al II secolo a.C.

L’Agorà sarebbe la piazza della città, dove avveniva gran parte della vita cittadina: dibattiti politici e filosofici, mercati e questioni di affari. Tutto il suo patrimonio venne finalmente alla luce nel 1931, quando venne dato il via libera ai lavori su case ed edifici moderni.

Scritto da Federica Maldari

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