“Dogman”: le location dove è stato girato il film di Garrone

Le ambientazioni di "Dogman" evocano un'atmosfera desolante, un po' western, dove si è lontano da tutto e da tutti: ecco la location del film.

“Dogman” un film di Matteo Garrone, racconta la storia Marcello, un toilettatore che lavora nella periferia di Roma.

La vita di Marcello è molto monotona, vittima di una routine sempre uguale a se stessa e dalla quale non prova nemmeno a uscire.

Si occupa della sua attività e della figlia Sofia, subendo tra l’altro anche delle umiliazioni dal criminale del quartiere, Simone.

Il film prende un’importante svolta quando Marcello si stufa di vivere in maniera insulsa la sua vita, costretto a tacere davanti ai soprusi di Simone: diventa così complice del criminale, perdendo la sua morale e finendo poi in carcere.

Una volta scontata la sua pena, Marcello medita vendetta nei confronti di Simone, che gli ha rovinato l’esistenza: finge un piano per derubare degli spacciatori, intrappolando così Simone all’interno di una gabbia per cani.

Marcello aveva solo intenzione di farsi chiedere scusa, ma quello che farà sarà molto più grave.

“Dogman”: le location dove è stato girato il film

Le ambientazioni evocano un’atmosfera particolarmente desolante, un po’ western, dove si è lontano da tutto e da tutti. Forse questa scelta di location è anche un modo per rappresentare la condizione della brutalità umana e della sua oscurità imprevedibile.

La location reale

Il luogo dove sono avvenute realmente le riprese è il Villaggio Coppola, una frazione di Castel Volturno in Campania, che sarebbe dovuto diventare una sorta di villaggio turistico per volere dei fratelli Coppola imprenditori, come quelli romagnoli, fatto di villette a schiera, tranquillo e spensierato.

In realtà poi il progetto è sfumato nel nulla a causa del terremoto del 1980, in seguito al quale la situazione del villaggio è precipitata: le attività di edilizia abusiva sono esplose, costringendo poi molti abitanti ad andarsene.

Ad oggi il villaggio è una città fantasma, dove molti edifici sono stati abbandonati, vittime dell’usura e del decadimento: insomma un luogo inquietante e misterioso, perfetto per raccontare la storia di una violenza inaudita.

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Scritto da Federica Maldari

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