Gubbio e dintorni: cosa vedere ed i luoghi da visitare

Scoprire Gubbio e i dintorni di una delle città medievali più belle d’Italia, grazie alla perfetta conservazione dei monumenti.

Gubbio è probabilmente più conosciuta ad oggi, per essere la splendida location di una nota Fiction televisiva. Ma gli intrighi e i complotti che nascono all’interno delle sue mura, nascono ben prima delle vicende narrate sullo schermo e in tutto questo è necessario riportare le tante città come Gubbio alla sua radice naturale: quella di una città di arte e storia.

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Gubbio

L’antica Eugubium è situata ai piedi del monte Ingino, nella parte nordica dell’Umbria, in provincia di Perugia. La testimonianza più importante della sua fondazione è narrata su di un antichissimo manufatto: le Tavole Eugubine; il più importante documento per la storia dei popoli italici, datate fra il III e il II secolo a.C. e conservato nel Museo Comunale, detto “il campanone”. Nell’89 a.C. la provincia romana diventa uno dei municipi più importanti dell’impero: più volte distrutta , Gubbio fu governata dai Bizantini, nel 592 e dai Longobardi nel 772 e solo nel XIV secolo venne posta sotto il dominio dei conti e dei duchi di Urbino.

Gubbio e dintorni

Dopo aver visto la città ed i piccoli borghi è sufficiente portarsi fuori dalle mura, per ammirare alcuni tra i borghi più straordinari dell’Italia Centrale. La prima e non solo per la vicinanza a Gubbio, è Assisi. Luogo culto della spiritualità e dell’arte, La città deve il, suo fascino alle chiese francescane e la Basilica dedicata al “santo dei poveri”, ma anche al borgo Medievale, all’interno del quale è possibile trovare le numerose vestigia romane, come il bellissimo Tempio di Minerva alle pendici del Monte Subasio; alcuni resti dei Templi pagani, il Foro e l’anfiteatro.

La collezione archeologica di Assisi, fatta di epigrafi e statue è custodita in parte nel Museo del Foro Romano, e in parte ospitato nella cripta di San Nicolò. Attenzione speciale merita Perugia. Il capoluogo umbro sorge in un’area già abitata in epoca villanoviana, passando sotto il controllo etrusco, divenendo il più importante centro dell’Alta Valle del Tevere con sette porte d’ingresso; quando Roma era ancora un villaggio.

Il corretto itinerario nell’Umbria sacra e mistica, sacra e pagana, prima che da Assisi, parte da Città di Castello il cui splendore artistico va da Raffaello a Luca Signorili, ma anche grazie alle preziose committenze che la famiglia Vitelli, che era a capo della Signoria a partire dal XV secolo rivolse ad alcune tra le più grandi personalità del suo tempo.Le opere di molti artisti al servizio della Signoria sono oggi raccolte nella preziosa collezione della Pinacoteca Comunale, all’interno del Palazzo Vitelli alla Cannoniera.

Gubbio cosa vedere

La scenografica urbana della città è indubbiamente data dalla piazza Grande, dove si trova il Palazzo dei Consoli, ovvero il simbolo della città. Si tratta di un imponente palazzo in stile gotico, che testimonia l’importanza di Gubbio in epoca medievale; al suo interno vi è il museo comunale e le sette Tavole Eugubine. Davanti al Duomo sorge il Palazzo Ducale, risalente alla seconda metà del ‘400 e voluto dal Duca Federico di Montefeltro. Forse non tutti sanno che al Metropolitan Museum di New York, è esposta una copia fedele del suo studiolo.

Un altro monumento importante è l’antica casa torre di S. Ubaldo, dove si narra che vivesse il Santo patrono di Gubbio. La sua origine è datata in un periodo compreso fra il Due e Trecento, come testimoniano alcune tracce di decorazioni murali originali contenute all’interno. All’interno della Casa di S. Ubaldo, una volta ogni 25 anni, avviene il resturo dei famosi ceri, protagonisti indiscussi dell’attesissima Corsa dei Ceri. Si tratta di tre enormi macchine in legno, di forma ottagonale alte circa 7 metri, fissate in basso a delle barelle, ognuna sormontata dalla statua di un santo. Basta uscire fuori dalle mura antiche per trovarsi faccia a faccia con il Teatro Romano, risalente aI I secolo a.C., palcoscenico tradizionale dei tanti spettacoli e concerti classici programmati durante la stagione estiva.

La città

Gubbio è soprannominata la “città grigia“. Il motivo non è ovviamente il fumo dell’inquinamento, né il carattere poco socievole degli abitanti, bensì il colore compatto e uniforme dei blocchi di calcare con cui è costruito questo il borgo. E’ infatti la fisionomia costante, finita dallo scrittore Guido Piovene una “monotonia sublime”, che rende Gubbio unica nel suo genere; capace di preservare il suo aspetto medievale riflesso sia nella fisionomia degli edifici che nella struttura delle strade.

Le medesime cinque vie parallele situate a diversi livelli e collegate tra loro da gradoni, vicoli e scale a mò di labirinto, conducono verso un complesso di palazzi storici tra cui; Piazza Grande, il Palazzo dei Consoli e quello Pretorio. Straordinario esempio di “piazza pensile”, questo cuore pulsante della città offre uno splendido panorama sulla valle ed è il luogo più amato dagli eugubini. Il Palazzo dei Consoli è il segno evidente della potenza della Gubbio tardomedievale e del progetto politico-istituzionale che la città perseguiva.

Fu costruito proprio nel centro della città per essere vicino a tutti i quartieri senza scontentare nessuno. La facciata gotica è il vero simbolo di Gubbio, con la sua loggia panoramica e il “campanone” che da secoli detta i tempi del borgo e il suo Museo civico. Il Palazzo dei Consoli ha un il primato storico di essere stato il primo palazzo italiano ad avere l’acqua corrente, tubature e servizi igienici. Una delle attività artigianali della città è la produzione ceramica a lustro.

Scritto da Massimo Astrini

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