Linee di Nazca come vederle: la nostra guida

Le linee di Nazca affascinano per le loro origini avvolte nel mistero.

Le linee di Nazca sono un genere di geroglifici segnati sul terreno, appunto, nel deserto di Gazca, nel sud del Perù. Più precisamente, si estendono su di un altopiano che va da Tasca fino ad arrivare a Palpa, per una distanza di circa ben 80km.

La grande caratteristica di questo terreno è il colore che sfoggia, un giallo del tutto lucente e tutti si domandano come vederle.

Storia e origini

Le origini di queste linee risalgono alla civiltà Nazca che vi abitata tra il 300 a.C. e il 500 a.C. Questo luogo, non essendo soggetto a intemperie e estreme ventate, questi disegni sono rimasti intatti per centinaia e centinaia di anni. Alcuni non superavano i 60 cm di profondità quindi molto visibili ad occhio nudo anche da parti più lontane circostanti.

Altri, invece, erano impressi soltanto come semplici graffi sul terreno quindi visibili soltanto quando il sole si trova a all’orizzonte.

Le ipotesi su come siano stati creati questi disegni da parte dei Nazca sono davvero tante. Questi geroglifici risultano comunque del tutto proporzionati anche se estesi per così tanto chilometri. Le linee sono ben decise e definite, con deviazioni appena angolari che fanno capire che gli abitanti e i creatori del tempo conoscevano molto bene la geometria.

Come sono state realizzate

L’ipotesi più sensata e più consona porta a pensare che questa civiltà avrebbe dapprima realizzato i disegni in scala e, poi, che li abbia riprodotti sul terreno con l’aiuto di reticolati in corde. Questa idea risulterebbe veritiera dati i reperti archeologici trovati al sud del Paese. Inoltre, molti ricercatori hanno notato che queste linee sono visibili anche dalle colline circostanti e, dato questo fatto, sono arrivati a pensare che questa civiltà dopo aver inciso sulla terra, si sarebbe recata lì per vedere come procedeva e veniva il lavoro compiuto. Da tenere a mente, inoltre, che prima erano ben più visibili dati che incise nel terreno giallo brillante.

La maggior parte di questi disegni sono stati realizzati su superfici piane perché più comode ma, alcuni, sono stati fatti anche ai lati di questi avvallamenti. Quest’ultimi, il più delle volte, rappresentano raffigurazione del tutto umane, come, ad esempio mummie con copricapi di piume ed oro. Quelli su superficie piano, però, risultano più visibili ad occhio nudo rispetto a quelli sulle colline, forse a causa delle rocce che vi cadevano e vi rotolavano sopra. Fin’ora gli esperti hanno trovato circa 30 geroglifici, la maggior parte caratterizzati da figure geometriche quali quadrangoli, triangoli e linee di vario genere.

Altre fonti geografiche dimostrano che questi geroglifici siano stati disegnati per seguire tutto il percorso delle falde acquifere, da cui gli acquedotti prendevano l’acqua necessaria.
Altre ancora, condotte da italiani esperti tramite satellite, sostengono che siano stati fatti per motivi religiosi, spaziali e funzionali. Più nel dettaglio si sono cimentati con lo studio di cinque gruppi di disegni tra i quali spicca il più significativo con movimenti a zig-zag. Questo secondo le fonti rappresenta a tutti gli effetti una funzione cerimoniale e del tutto religiosa, attraversata da trapezoidi e linee rivolti verso le piramidi Cahuachi che, con la luce del sole puntano ad indicare gli equinozi e i solstizi.

linee di nazca

Le figure

Questi geroglifici di Nazca rappresentano prevalentemente figure di ritratti di animali (il condor, il colibrì, la scimmia, la lucertola), di umani (l’astronauta, le mani), di vegetali (il fiore, l’albero), di labirinti intrecciati, figure del tutto geometriche (prova di conoscenza della geometria, come per esempio i trapezoidi). Queste, più nel dettaglio, si trovano nella Pampa di San Josè. La loro tecnica di costruzione è stata del tutto studiata e, grazie a ciò, i tipografi antichi potettero spostare le linee a burroni e a dorso, senza mai cambiare la loro esatta direzione.

figure nel deserto di nazca

Linee di Nazca come vederle

A 20 km da Nazca, troviamo la torretta Mirador. Basta prendere un pullman da Nazca e in circa 30 minuti giungerete sul posto. Chiaramente da qui la vista non è ottimale, potrete vedere le linee in maniera approssimativa spendendo una cifra irrisoria.

E’ possibile ammirarle anche sorvolandole prendendo un velivolo leggero (massimo 3 – 9 persone), la durata del volo è di 30 minuti. Consigliamo di partire di mattina per godere di una luce migliore, in caso di forte vento i voli sono annullati.

In ogni caso, sarà un’esperienza incredibile, da fare almeno una volta nella vita.

torretta mirador

Scritto da Redazione Online

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