I nuraghi di Barumini con gli occhi di Alberto Angela

I Nuraghi di Barumini sono i nuraghi più antichi scoperti in Sardegna. Risalgono infatti al II secolo a.C.

Alberto Angela vola in Sardegna per la seconda puntata del suo programma Meraviglie. Ci porta a scoprire gli antichi nuraghi di Barumini che sembra debbano risalire al secondo millennio a.C.

Alla scoperta dei nuraghi di Barumini

Torna l’appuntamento su Rai 1 con Meraviglie, il nuovo programma di Alberto Angela che ci accompagna alla scoperta delle meraviglie italiane inserite nel catalogo dell’Unesco.

Durante questa seconda puntata il conduttore e divulgatore scientifico più amato della tv italiana ci porterà con se in un viaggio virtuale alla scoperta degli antichi nuraghi. Precisamente quelli dell’antica città di Barumini, nel cuore più segreto della Sardegna. Questo è il sito archeologico più antico e famoso dell’intera isola che risalirebbe al secondo secolo avanti cristo. É stato proprio l’Unesco a definirlo parte integrante del Patrimonio dell’Umanità grazie alle sue caratteristiche speciali; il sito ha un elevato valore culturale e storico dovuto a fatto che ”Su Nuraxi” conferma l’utilizzo di materiali in modo innovativo da parte di popolazioni preistoriche.

Esempi ne sono le strutture abitative dell’epoca meglio rappresentato dai primi nuraghi che si sono conservati fino ad oggi. Queste costruzioni preistoriche risalgono al secondo millennio e rappresentano delle abitazioni di forme conica utilizzate dalla popolazione dei Nuraghi.

barumini

Un museo a cielo aperto

In Sardegna ad oggi sono presenti più di 7 mila esempi ancora visitabili, caratterizzati da misure particolari: 4 metri di larghezza per oltre venti metri di altezza. La presenza di questo particolare tipo di case dimostra come la zona fosse abitata già dal periodo dell’età del bronzo. La struttura principale si innalza all’interno di un recinto ed è composta di torri maggiori collegate attraverso dei muri a quelle minori. Questa costruzione fungeva probabilmente da torre di vedetta da dove gli abitanti potevano osservare cosa accadeva nel paese che si sviluppava attorno. All’interno del sito sono state rilevate altre costruzioni che erano dedicate ad attività precise: rituali o domestiche. Queste costruzioni e le case del villaggio sono state datate dagli studiosi che hanno confermato risalire al VII-VI secolo a.C. Le mura invece che circondavano il villaggio è più antica degli ”edifici” al suo interno e fa pensare ad una sovrapposizione di villaggi di epoche diverse. Gli abitanti dell’epoca del bronzo si sarebbero infatti insediati qui avendo trovato un’ex cortina costruita da antiche popolazione dell’età del ferro. Un vero e proprio museo a cielo aperto ed una meraviglia della nostra storia.

Scritto da Alice Sacchi

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