Riserva Naturale Foresta Umbra: storia e curiosità

Se siete di passaggio o avete programmato una vacanza nel Gargano, visitare la Foresta Umbra potrebbe essere un'ottima occasione.

La Riserva Naturale Foresta Umbra, è una delle aree naturali protette più belle d’Italia. Le sue faggete vetuste sono entrate a far parte del patrimonio UNESCO dal 7 luglio 2017. Sicuramente se avete in programma un viaggio in Puglia, e in particolare nel Gargano, potete pensare di prendervi una pausa dalle spiagge per visitare questo meraviglioso luogo.

La Foresta Umbra

La Foresta Umbra fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Per i suoi paesaggi e habitat naturali è uno dei luoghi più belli d’Italia. Inoltre, è una foresta importante anche per gli studiosi. Per gli amanti della flora e della fauna potrebbe essere un ottimo luogo per scoprirne di più su quelle della zona. Una visita è raccomandata anche agli amanti della fotografia, per immortalare la foresta in scatti unici e favolosi.

Ad esempio, una foto potrebbe essere dedicata al maestoso Zappino dello Scorzone, un pino d’Aleppo di oltre 700 anni. Ha un’altezza di oltre 20 metri e una circonferenza di 5. Assieme allo Zappino di San Francesco, è uno dei pini d’Aleppo più antichi d’Italia.

Flora

La vegetazione è molto ricca e variegata. Gli alberi predominanti in tutta la foresta, sono giganteschi. Alcuni di questi non sono tuttavia visibili, perché alcune parti della foresta sono vietate ai visitatori.

In quelle zone la natura è incontaminata. Su tutte le varietà di piante e alberi presenti, prevale il faggio, il più presente. Nel sottobosco si possono invece trovare delle splendide orchidee. La foresta si può dividere in tre zone, in relazione alla flora: quella alta, dove i faggi sono in maggioranza; quella intermedia, con cerri e querce; quella bassa, la zona dei lecci.

La zona superiore ha quindi in maggioranza la presenza dei faggi. Questi raggiungono i 30 metri di altezza. Ci sono però anche altre tipologie di alberi: il carpino bianco e il carpino nero; l’acero opalo e quello montano; il farnetto; l’olmo montano e quello campestre; il tiglio. Nelle zone inferiori si possono trovare: il cerro; la roverella; il leccio; l’acero campestre; l’orniello; il tasso. Uno dei tassi presenti ha quasi mille anni. Alberi longevi, oltre al tasso e allo Zappino dello Scorzone, sono il Cerro di Vico, di circa 400 anni e il Patriarca della Foresta, un faggio di più di 40 metri di altezza.

Fauna

La Foresta Umbra accoglie al suo interno una grande varietà di animali. Alcuni, più comuni, come cinghiali, caprioli e picchi. Altre sono invece più rare come daini e gatti selvatici. Sui sentieri tracciati per passeggiare o per girare in mountain bike, è possibile incontrare anche volpi, scoiattoli, ricci, mufloni, gufi e falchi. La foresta è l’habitat naturale ideale per la sopravvivenza di tantissimi animali, fra cui anche rettili.

L’animale simbolo della foresta è il capriolo garganico che si distingue dalle altre per via delle sue dimensioni ridotte. Questo capriolo pesa circa 20 chili e cambia il colore del mantello. Infatti, in primavera diventa rosso ruggine, mentre in inverno assume una colorazione grigiastra. Il maschio porta delle corna, piuttosto semplici, per gran parte dell’anno. Vive soprattutto nella faggeta, si tratta di una specie molto schiva. Si ciba di ghiande, germogli, frutti, castagne e alcune erbe presenti nella flora della zona.

Fra i volatili sono numerose le specie di picchi. Alcune anche rare, come il picchio a dorso bianco che vive solo nei faggi maturi. Anche gli uccelli predatori sono vari. Ci sono il gufo reale, l’allocco e lo sparviero. Fra le altre specie troviamo il tordo, il frosone, il cuculo e l’upupa. Di notte la fauna prende ulteriormente vita, con animali come tassi, faine, volpi, istrici e ghiri.

Zone della Foresta Umbra

Il parco è diviso in zone. Questo per poter permettere ai visitatori di capire quali di queste si possono visitare e quando. Il territorio comprende quattro aree: la zona A, la parte più interna del parco, a cui non si può accedere perché è qui che gli animali si riproducono; la zona B, incontaminata sì, ma accessibile solo se si rispettano delle norme, che sono, però, piuttosto rigide, come parlare a bassa voce e fare il minor rumore possibile; nella zona C le norme diventano meno rigide, si può accedere e circolare, anche con mezzi a motore; la zona D comprende i 5 comuni della foresta (Vieste, Vico del Gargano, Carpino, Monte Sant’Angelo e Peschici) dove si può accedere senza problemi.

Nella Foresta Umbra ci sono diversi percorsi da poter percorrere, a piedi o in bici, per passeggiare in scenari unici. L’orario di apertura della Riserva Naturale Foresta Umbra va dalle 9 del mattino alle 19 di sera, in modo continuativo.

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