Bacoli: il sommergibile per visitare la città sommersa

A Bacoli arriva il sommergibile per turisti, per visitare la città sommersa e i resti del Parco Sommerso di Baia.

Nel Golfo di Napoli, tra Baia e Bacoli, sulle profondità riposa un’antica città sommersa, da oggi visitabile con un nuovo sommergibile turistico. Un passo verso il futuro per conoscere le civiltà e le vite del passato, in un’emozionante esperienza sott’acqua.

Bacoli: il sommergibile turistico

La Città sommersa di Baia è una vera e propria attrazione turistica lungo il Golfo di Napoli.

Per tutelarne il patrimonio, è stato istituito un parco sommerso, un’area marina protetta che rappresenta un esempio unico in ambito Mediterraneo di protezione archeologica e naturalistica subacquea.

Si tratta, inoltre, del Parco Archeologico Sottomarino più vasto e suggestivo del Mar Mediterraneo.

Negli anni, l’antica città romana sommersa, Baiae, è diventata sempre di più un punto di riferimento turistico, e per questo è nato il progetto di creare un sommergibile turistico.

Parco Archeologico Sottomarino

Il progetto

L’annuncio della grande novità è arrivato dal sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione.

Lo ha annunciato come un nuovo veicolo, con vetrate affacciate sul fondale, per scoprire il Parco Archeologico Sottomarino.

Un mezzo che permetterà ai turisti di scoprire le bellezze della città sommersa.

Il sommergibile sarà realizzato con Nemo Sub Italy, una realtà già affermata su scala nazionale.

La città sommersa

In epoca romana, la colonia di Baiae, poi Baia, fu luogo di riposo per i patrizi, che costruirono le proprie ville lungo la costa flegrea.

Oggi di quella città rimangono le statue, le anfore, e gli splendidi mosaici che riposano sul fondo del mare.

Tracce di affreschi, sculture, tracciati stradali e colonne, sono sommersi a circa 5 metri sotto il livello del mare tra anemoni, stelle marine e branchi di castagnole.

In più, la presenza di ecosistemi sommersi di pregio, come il fondale a precoralligeno e comunità di fanerogame marine, rendono questi luoghi ambienti di valore naturalistico rilevante, riconosciuti sia dalla legislazione nazionale italiana, sia da quella Comunitaria.

Fra gli ambienti più interessanti che oggi si trovano inabissati troviamo il ninfeo di Punta Epitaffio, triclinium con funzione di sala per banchetti risalente all’epoca dell’imperatore Claudio.

La vista della città sommersa è particolarmente suggestiva, e fa di questo tratto dei fondali una piccola Atlantide romana.

Furono proprio i romani di Baiae a fondare anche la vicina città di Bacoli, che la chiamarono col nome di Bauli. Anche questa divenne un luogo di villeggiatura rinomato.

In seguito alla caduta dell’Impero romano, la città di Bacoli decadde anche a causa di alcuni fenomeni geologici come il bradisismo e le erosioni. Fenomeni che inabissarono la vicina città di Baia.

Nel XVII secolo la città rinacque e divenne una delle mete preferite dagli europei.

Scritto da Ilenia Albanese

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