Canale delle Moline a Bologna: via e finestrella

Uno degli scorci più belli d'Italia è quello di via Piella sul canale delle Moline a Bologna.

Uno dei luoghi più suggestivi della città di Bologna è il Canale delle Moline, un piccolo scorcio di Via Piella visibile attraverso la piccola finestrella. Tutte le informazioni necessarie per trovare questo luogo meraviglioso.

Canale delle Moline a Bologna: via

Una piccola Venezia portata a Bologna, questo è lo spettacolo che vedrete affacciandovi dalla Finestrella di Via Piella, una stradina parallela a Via Indipendenza, nel cuore della città.

Il canale delle Moline è la prosecuzione di uno dei principali canali della città, il Canale di Reno che si separa in due rami: il Canale del Cavaticcio e il Canale delle Moline.

Per buona parte del suo itinerario il canale delle Moline è chiuso tra le case, ed è, per questo, rimasto a lungo nascosto.

Solo di recente, però, sono stati riaperti gli affacci sui ponti delle vie Oberdan e Malcontenti che affiancano la finestrella di via Piella.

Oggi sono tre gli affacci aperti e visitabili dai turisti.

Questo canale deve il suo nome al grande numero di ruote idrauliche che azionavano i mulini.

Per tutto l’800 il canale scorreva del tutto scoperto. Le attuali coperture furono realizzate, in più tappe, durante nel 1900. Per secoli rimasero attivi fino a 15 mulini da grano dell’Università delle Moline, eretti sui salti d’acqua dovuti alla pendenza del suolo.

Il Canale di Reno entra in città alla Grada percorrendo via Riva Reno, in prossimità di via Marconi, per poi dividersi. Il canale in direzione Mambo si chiama Canale del Cavaticcio, mentre in direzione via Augusto Righi diventerà Canale delle Moline, all’angolo con via Capo di Lucca e Alessandrini. Le due diramazioni si ricongiungono, poi, al Sostegno della Bova, dando inizio al Canale Navile.

bologna

La finestrella

Per raggiungere la celebre Finestrella sul Canale delle Moline si passa sotto Porta Govese o Torresotto dei Piella.

La famosa finestrella sotto al portico, è stata dimenticata per decenni e scoperta solamente negli ultimi anni. Tuttavia, si tratta di un luogo curioso, con una storia particolare. Infatti, questo era lo spioncino di guardia di un funzionario. Quando i mulini erano funzionanti, per andare a vedere il livello dell’acqua e non compiere tutto il tracciato, il funzionario approfittava proprio di questa finestrella.

Quest’angolo di città viene anche chiamato “la piccola Venezia“. Affacciandosi fra i palazzi, infatti, si può vedere scorrere uno dei pochi tratti d’acqua che tra i primi del Novecento e il dopoguerra non fu ricoperto di asfalto.

Da qui potrete ammirare lo spettacolo del Canale delle Moline con i palazzi colorati che affacciano sul corso d’acqua.

In passato il canale era fornito di lavatoi privati con ponte levatoio, tavolati di legno sospesi sul livello dell’acqua, e di botti e vasche in cui si calavano le lavandaie per lavare i panni.

In via Oberdan, poi, un altro affaccio molto interessante è quello che guarda indietro verso via Piella ed è riparato da cancelli, dove vengono appesi i lucchetti dell’amore da parte di coppie innamorate.

Scritto da Ilenia Albanese

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