Civita di Bagnoregio, la città che muore: cosa c’è da sapere

Informazioni utili, curiosità e storia di Civita di Bagnoregio, “città che muore” e tra i borghi più belli d’Italia, in provincia di Viterbo.

Informazioni utili, curiosità e storia di Civita di Bagnoregio, “città che muore” e tra i borghi più belli d’Italia, in provincia di Viterbo.

Dove si trova Civita di Bagnoregio

Conosciuta come uno dei borghi più belli d’Italia e chiamata “la città che muore”, Civita è una frazione del comune di Bagnoregio, cittadina in provincia di Viterbo nel Lazio, a circa 120 km da Roma.

Civita, precisamente, è situata nella valle dei calanchi, un luogo tra il lago di Bolsena e la valle del Tevere. Il territorio è formato da materiali argillosi, lavici e tufacei, per questo è soggetto a frane ed erosioni. Gli studi condotti rilevano un’erosione di circa 7 cm annui di collina. Per questo motivo il famoso saggista e germanista Bonaventura Tecchi, nato a Bagnoregio, coniò per la sua Civita il famoso detto “il paese che muore”.

A causa delle frane e dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, le vie di comunicazione vennero pressoché distrutte ed oggi Civita è raggiungibile esclusivamente a piedi attraverso un ponte.

Curiosità

Il venerdì santo avviene la manifestazione più importante per gli abitanti di Civita di Bagnoregio. Nella chiesa di San Donato viene deposto il Crocifisso su una bara per poi trasportarlo durante la Processione del Venerdì Santo. La leggenda narra che, durante un’epidemia di peste nel 1499, il crocifisso abbia parlato ad una donna, la quale ogni giorno rivolgeva le sue preghiere al crocifisso affinché Dio ponesse fine all’epidemia.

Un giorno, durante la preghiera, la donna udì una voce, che la confortava e la informava della fine della pestilenza, cosa che avvenne infatti pochi giorni dopo, in concomitanza con la morte della donna.
Durante le feste patronali di Maria SS. Liberatrice e del SS. Crocefisso, che si svolgono rispettivamente la prima domenica di giugno e la seconda di settembre, viene messo in scena, nella piazza principale, il secolare Palio della Tonna; in quest’occasione le contrade di Civita di Bagnoregio si sfidano a dorso di un asino.

Storia

Civita di Bagnoregio fu fondata dagli Etruschi all’incirca 2500 anni; questo dato è stato rilevato dagli scavi archeologici, che hanno portato alla luce una necropoli nella rupe sottostante il belvedere di San Francesco Vecchio. Dai documenti conservati risulta che Civita di Bagnoregio e Bagnoregio fossero due contrade di una stessa città denominata Balneum Regis. La leggenda narra che ad assegnarle questo nome sia stato il re dei Longobardi Desiderio; pare infatti che egli venne curato da una grave malattia con le acque termali della città. La fase longobarda terminò intorno al nel 774, quando Carlo Mango, re dei Franchi, restituì il territorio al Papa. I rapporti con il papato furono sempre difficili; a causa di ciò la città, intorno alla metà del XXII secolo, si costituì libero comune. Nell’ultimo decennio del XV secolo la Chiesa rafforzò il suo controllo Bagnoregio, instaurando il “governo dei cardinali”.
Civita iniziò il suo declino nelle vicende storiche del territorio dopo il terremoto del 1695. Altri successivi terremoti portarono alla fuga di gran parte della popolazione, fino ad un quasi totale abbandono.

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