Dominica: cosa vedere e spiagge

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L’isola di Dominica è selvaggia, inospitale, verdissima. Dominica è probabilmente l’unica isola dei Caraibi dove i panorami dell’entroterra sono più belli di quelli marini. Merito della rigogliosa foresta pluviale, di paesaggi lunari e di laghi che bollono.

Sull’isola di Dominica vi è un numero esiguo di spiagge di sabbia bianca, almeno se la si compara con le isole vicine, poiché la sabbia vulcanica di questa zona è tipicamente nerastra. Ma non soffermatevi sui particolari, perché Dominica è in ogni caso una delle isole più belle di tutti i Caraibi.

I suoi fondali sono ricchi di vita e l’entroterra è ricoperto da una fitta foresta pluviale, a tal punto che è stata soprannominata “isola della natura”. Aggiungeteci che sull’isola vi è un interessante mix di tradizioni francesi, inglesi ed africane, e capirete il motivo per il quale Dominica è un’isola che merita certamente di essere visitata. Il piccolo paese caraibico, che conta 70.000 abitanti, è una repubblica all’interno del Commonwealth britannico. E’ stato un possedimento francese fino al 1763, anno in cui è stata ceduta agli inglesi, ed ha raggiunto l’indipendenza nel 1978.

Roseau

La capitale dell’isola è la piccola città di Roseau, che è situata nella parte sud-occidentale dell’isola. In ogni angolo di Roseau riaffiorano le origini francesi della località, con i graziosi edifici di epoca coloniale che si affacciano sul fiume cittadino. Il quartiere francese è la parte più pittoresca della città e si estende intorno alla King George V Street. Merita una visita anche la cattedrale gotica, mentre dovrete recarvi al Food Market se avrete voglia di uno spuntino: troverete numerose delizie locali e una varietà incredibile di frutti tropicali.

Spiagge

Le spiagge più belle di Dominica sono concentrate intorno alla cittadina di Portsmouth, nella patte nord-occidentale dell’isola, e la maggior parte di esse sono di sabbia nerastra o comunque scura. Ma è questo un elemento che accresce il valore paesaggistico di queste spiagge, che si affacciano su acque cristalline e che sono orlate di palme. Poco più a nord c’è il Cabrits National Park con la sua graziosa spiaggia che si affaccia sulla Douglas Bay.

Morne Trois Pitons

Da un viaggio ai Caraibi ci aspetteremmo che il piatto forte sia il mare. A Dominica il mare è certamente limpido e ricco di vita, ma è nell’entroterra che la natura ha dato il meglio di sé, modellando paesaggi straordinari e mai scontati. La meta più popolare dell’isola è il parco nazionale di Morne Trois Pitons, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. I paesaggi che vi si trovano sono davvero vari: si va dai laghi di montagna alla foresta pluviale, dalla formazioni rocciose della Valle della Desolazione alle aree caratterizzate dai gyser.

Dei tanti luoghi insoliti del More Trois Pitons, il più straordinario è probabilmente il Boiling Lake, il lago che bolle. No, non si tratta di un curioso soprannome, perché il lago, che è largo appena una sessantina di metri, è davvero in costante ebollizione. Il fenomeno, che è causato dalle attività vulcaniche dell’area, fa in modo che la temperatura dell’acqua non scenda mai sotto gli 80 gradi e che il lago sia circondato da nubi di vapore. Per arrivare al lago bisogna seguire un percorso di 13 chilometri che non è adatto a tutti e che offre splendidi panorami sulle vallate del parco.

Scritto da Redazione Viaggiamo

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