Ellis Island: storia dell’immigrazione tra Italia e USA

Tutte le informazioni che servono per conoscere Ellis Island e la storia dell'immigrazione legata al luogo.

Ellis Island è un’isola che si trova presso la costa della città di New York, profondamente legata alla storia dell’immigrazione degli italiani e di persone provenienti da tutto il mondo negli Stati Uniti d’America. Si tratta di un luogo molto interessante da conoscere e visitare, durante un viaggio negli USA.

Ellis Island: storia dell’immigrazione

La storia dell’isoletta che si trova lungo le coste di Manhattan è legata in modo indissolubile all’emigrazione degli italiani verso gli Stati Uniti d’America. L’isola si trova all’interno della Baia di New York, nei pressi della foce del fiume Hudson. L’isoletta di soli 110 metri quadrati ha visto arrivare persone da tutto il mondo, che nel corso della storia hanno cercato fortuna all’interno del Nuovo Continente.

Dal 1892 al 1953 ben 15 milioni di persone sono arrivate presso Ellis Island. In mezzo alla moltitudine di persone sbarcate presso l’isolotto, si trovavano anche molti italiani partiti dal Bel Paese per cercare di sbarcare il lunario negli USA.

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Le vicende di Ellis Island

Ellis Island fa parte delle 40 isolette che si trovano nel contesto della Baia di New York, presso la foce del fiume Hudson. Il nome dell’isola risale al 1785 ed è legata a un avvenimento che si verificò in quell’anno in America. Il mercante Samuel Ellis acquisì la proprietà del territorio insulare in questione, acquistandola da un commerciante del luogo. Fino al 1630, Ellis Island apparteneva al popolo indigeno che faceva capo alla tribù indiana dei Money Gang. Durante quel periodo storico, il nome dell’isola era Kiosk o Gull Island, che significa Isola degli uccelli. La storia dell’isola è legata anche al commercio delle ostriche, che venivano pescate lungo la costa del suo territorio. Quando il traffico del prodotto divenne impossibile a causa dell’accumulo di rifiuti lungo la costa, il commercio di ostriche cessò inevitabilmente. Da lì prese avvio il susseguirsi dei processi di compravendita, che portò all’acquisto effettuato da Mr Ellis.

Da Ellis al Novecento

Samuel Ellis costruì sull’isola una taverna di pescatori. Dopo la sua morte, i suoi eredi vendettero il terreno insulare allo Stato di New York, che edificò il forte Gibson per difendere la baia. Nel 1892 il forte venne ceduto all’autorità militare che si occupava del servizio federale per l’immigrazione. Ellis Island divenne allora il punto di raccolta e di smistamento dei migranti, che arrivavano in massa da ogni parte del mondo. Nei primi anni del ‘900 due isolotti artificiali furono costruiti per essere affiancati all’isola, data la grande mole di persone che il luogo accoglieva ogni giorno. Durante il 1976 venne inaugurato sull’isola l’Ellis Island Immigration Museum. Si tratta di un edificio che celebra la storia dell’immigrazione negli USA e sull’isola.

Scritto da Debora Albanese
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