La fredda location della serie tv “True detective: night country”

L'ambientazione della serie tv "True detective: night country" è inquietante e oscura, immersa in paesaggi freddi e desolati. Quali sono le location reali?

Nella quarta stagione della serie tv “True detective” gli otto uomini che gestiscono la Tsalal Arctic Research Station svaniscono senza lasciare traccia. Per risolvere il caso, le detective Liz Danvers, interpretata da Jodie Foster, ed Evangeline Navarro, ovvero Kali Reis, dovranno affrontare i loro demoni e l’oscurità per scoprire segreti sepolti e ben custoditi dal ghiaccio.

La fredda location della serie tv “True detective: night country”

Nella serie tv gli avvenimenti accadono in un’ambientazione fredda, oscura, dove spesso il silenzio regna sovrano: si tratta della cittadina di Ennis, in Alaska. Tutte le stagioni precedenti sono state girate invece al caldo, tra la California e la Louisiana.

Ma scopriamo la reale location dove sono avvenute le riprese di questa intensa e inquietante stagione!

La Cinecittà nordica

Per riprodurre il desolato e gelido paesaggio dell’Alaska, i registi hanno optato per i ghiacciai dell’Islanda. Questo per ragioni prettamente economiche, dato il costo estremamente conveniente dell’energia geotermica islandese, proveniente dal sottosuolo.

Le riprese sono state girate in particolare, tra Reykjavic e una vera e propria Cinecittà nordica, inaugurata nel 2018 e scelta dalla produttrice per ragioni logistiche: infatti buio e ghiaccio non mancano!

Reykjavik

Con circa 140 000 abitanti è il cuore politico, culturale ed economico dell’isola.

Vi si trovano le maggiori facoltà universitarie del Paese, teatri, musei e istituzioni culturali.

La sua storia affonda le radici nel lontano 870 d.C, quando il condottiero Ingólfur Arnarson raggiunse questi territori. Si crede che Reykjavík sia stato il primo insediamento permanente dell’isola.

Il significato islandese del nome, in italiano, può essere tradotto in baia dei fumi, adatto ad una capitale che viene visitata per lo più per la natura e il paesaggio che offre: le montagne, i ghiacciai, i vulcani.

Tuttavia, grazie al supporto di centri di ricerca come The Árni Magnússon Institute for Icelandic Studies e a numerosi musei locali, come il museo nazionale, gli islandesi stanno cercando di portare in scena il fantastico mondo delle saghe norrene e la più che millenaria storia della colonizzazione dell’isola, ancora troppo poco conosciuti.

Scritto da Federica Maldari

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