Nuova Zelanda, la magia delle Glowworm Caves, le grotte delle lucciole

In Nuova Zelanda una meta imperdibile sono le grotte di Waitomo, note per i loro insetti luminescenti.

Arriva sempre un momento, nella vita di ogni globetrotter, in cui la scelta della prossima meta diventa più complicata, soprattutto se si vogliono evitare le località più gettonate – e invase di turisti – e si ha la sensazione di avere ormai visto già tutto.

In questi casi, è raro trovare bellezze artistiche o naturali che sappiano ancora suscitare quel senso di meraviglia ricercato da ogni viaggiatore, ma non bisogna arrendersi: il nostro pianeta è ricchissimo di piccole meraviglie nascoste, come le suggestive Glowworm caves, in Nuova Zelanda.
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Glowworm caves, uno spettacolo per grandi e piccini

Dette anche grotte di Waitomo, dal nome della località neozelandese che le ospita, le Glowworm caves sono una vera e propria chicca non soltanto per gli amanti della natura, ma anche per chi è affascinato dagli animali più curiosi del nostro pianeta.

Infatti, i turisti che hanno la fortuna di visitare in barca questi luoghi hanno come la sensazione, entrati nelle grotte, di trovarsi sotto un meraviglioso cielo stellato.

Il merito è di particolari insetti bioluminescenti – gli Arachnocampa luminosa – , che di notte emettono un bagliore verde-azzurro molto suggestivo, in modo non troppo diverso dalle lucciole nostrane. Le ragioni di questo particolare fenomeno sono numerose: questi insetti si servono del bagliore per dissuadere i potenziali predatori, per trovare un compagno e per nutrirsi. Gli Arachnocampa luminosa ricoprono il soffitto delle grotte con delle ragnatele appiccicose e utilizzano la propria luminescenza per attrarre le proprie prede, insetti più piccoli.

Da questo punto di vista, le grotte di Waitomo sono davvero l’habit ideale, grazie alla semi-oscurità che le avvolge e all’elevata umidità dell’aria, adatta a mantenere collosa la ragnatela. La maggior parte delle grotte infatti è visitabile solo in barca: non a caso, il nome Waitomo in lingua maori significa letteralmente acqua che passa attraverso un buco, a testimoniare la particolare conformazione di questi luoghi. Gli Arachnocampa luminosa trascorrono la maggior parte della propria vita allo stadio larvale e sono una specie che esiste solo e soltanto in Nuova Zelanda – rendendo quindi le Glowworm caves davvero uniche nel loro genere.

Le grotte erano già note alla popolazione Maori, eppure fu soltanto nel 1887 che furono esplorate per la prima volta, grazie ad una prima esplorazione conoscitiva compiuta da un capo Maori e un geometra inglese, il quale individuò gli accessi più sicuri e agevoli per il pubblico. Ad oggi, le grotte possono essere visitate a piccoli gruppi, in barca o a piedi, ma per gli spiriti più avventurosi c’è anche la possibilità di fare rafting o escursioni, in maniera da vivere ancora più da vicino la straordinaria esperienza naturalistica.

Scritto da Alice Sacchi
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