Ponte San Giorgio di Genova: novità e informazioni

Tutte le novità sul nuovo ponte di Genova, San Giorgio, inaugurato a due anni dal tragico crollo del ponte Morandi.

Nel 2018 in crollo, due anni dopo, nel 2020, si inaugura il ponte San Giorgio di Genova, il viadotto che supera il Polcevera. Ma cosa sappiamo ad oggi del nuovo ponte? Tutte le informazioni sul progetto del famoso architetto Renzo Piano.

Ponte San Giorgio di Genova

Il 14 agosto 2018 è una data che rimarrà per sempre impressa nella mente degli abitanti di Genova, che ha segnato una triste pagina della storia della città ligure. Ma la città si è subito rialzata e, a due anni di distanza attende l’inaugurazione un nuovo ponte che attraversa la città sul torrente Polcevera.

San Giorgio è il nome del nuovo viadotto progettato dal famoso architetto e senatore a vita Renzo Piano.

Il ponte supera i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano, nella città di Genova, con una nuova solidità e architettura. Il progetto costituirà il tratto iniziale dell’autostrada italiana A10, gestita dalla concessionaria Autostrade per l’Italia, a sua volta ricompresa nella strada europea E80.

L’inaugurazione, prevista per giorno 3 agosto 2020, darà alla città ligure un nuovo volto, più efficiente, innovativo e sicuro.

Ponte genova

Informazioni sul nuovo ponte

Il progetto del ponte San Giorgio è stato realizzato dell’architetto genovese Renzo Piano tramite il suo studio Building Workshop. In seguito, il progetto è stato presentato ufficialmente il 7 settembre 2018 insieme al presidente della Liguria Giovanni Toti, al sindaco di Genova Marco Bucci e agli amministratori delegati di Società Autostrade e Fincantieri Giovanni Castellucci e Giuseppe Bono.

Il ponte prevede quattro corsie e due corsie di emergenza.

Costruito in struttura mista acciaio-calcestruzzo, il ponte è lungo 1067 metri ed è costituito da 19 campate sorrette da 18 pile in cemento armato di sezione ellittica a sagoma costante.

Genova

Innovazione, tecnologia e sicurezza

Il viadotto sarà costantemente monitorato da quattro robot progettati dall’IIT dotati di ruote con cui si muoveranno lungo le rotaie esterne del viadotto, e braccia snodabili. Il compito degli automi è quello di occuparsi dell’ispezione della superficie inferiore del ponte e della pulizia delle barriere antivento e dei pannelli solari.

La costruzione del ponte ha comportato una spesa di 202 milioni di euro. Per la realizzazione, invece, sono stati necessari 67 mila metri cubi di calcestruzzo e 24 mila tonnellate di acciaio e carpenteria metallica. Sui lati nord e sud vi sono due file di pannelli solari che soddisfano il 95 per cento del fabbisogno energetico del ponte.

Inoltre, per delimitare la carreggiata vi sono 2.450 metri di pannelli trasparenti, alti due metri e mezzo, con la funzione di frangivento.

Ai due lati della carreggiata sono distribuite 18 antenne luminose alte 28 metri che, esteticamente, rappresentano gli alberi del vascello a cui assomiglia il viadotto.

Scritto da Ilenia Albanese
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