Regina ciclarum, la pista ciclabile romana

La Regina ciclarum, la nuova pista ciclabile romana creata grazie a un gruppo di volontari.

Con la Regina ciclarum, la pista ciclabile romana ora è possibile arrivare al mare in bicicletta. Tutto questo è diventato possibile grazie a un gruppo di volontari e alla loro speciale iniziativa.

Pista ciclabile Roma

Le piste ciclabile a Roma non sono molte ma ci sono diversi percorsi, anche non molto conosciuti, che sono davvero bellissimi da percorrere: ad esempio, la Dorsale Tevere che segue il percorso del famoso fiume.

A oggi, però, le cose stanno decisamente cambiando.

Per anni la pista ciclabile, che seguiva il corso del Tevere, si interrompeva al Grande Accordo Anulare per cui non era presente nessuna via sicura che collegasse il centro della città al mare. Raggiungere le spiagge in bicicletta era pressoché impossibile e non “esisteva” una pista ciclabile sicura e percorribile a tutti.

Alcuni volontari hanno deciso di intervenire e di postare alla luce un percorso che consenta alle persone di andare dal centro di Roma al mare in bicicletta.

Come si svolge il progetto? I volontari falciano l’erba, puliscono le strade e hanno dotato di cartelli la Dorsale Tevere Sud, per riuscire a collegarla alla pista ciclabile di Fiumicino nata da poco.

È in questo modo che il progetto Regina Ciclarum ha preso vita. Un sicuro e bellissimo percorso che conduce da Roma fino al mare. Lungo tutto il percorso paline metalliche segnano informazioni utili per chi va o chi arriva da Fiumicino e raccontano, inoltre, la storia del progetto.

Tutto questo è in previsione del progetto della Ciclovia del Tevere che a breve dovrebbe iniziare.

La Regina Ciclarum

A oggi la Regina Ciclarun è lunga 55 chilometri e passa attraverso le campagne di Prima Porta, fino ad arrivare al mare a Fiumicino. Si divide in quattro tratti:”Le terre del nord“, la “Città Eterna“, “I Campi Elisi“, e “La via al mare“. Un percorso abbastanza semplice, senza grandi dislivelli, con alcuni punti sterrati ma facilmente percorribile sia con una mountain-bike sia con una semplice city bike.

Magliana – Grande Raccordo Anulare

Il primo tratto è molto facile da seguire e completamente asfaltato. È la dorsale sud del Tevere e attraversa le periferie della Magliana e del Truppo. Durante tutto il tratto si alternano parti degradate della città a grande campi di grani fino a intravedere vecchie rovine romane del VI secolo sepolte da viadotti autostradali. Questa prima parte si traduce in un percorso speciale per i tanto cicloturisti che decideranno di percorrere questa nuova via.

Mezzocammino – Ponte Galeria

Questo è uno dei tratti nuovi e da poco praticabile. Il fondale non è ancora perfetto ma facilmente percorribile sia con una mountain bike sia con una city bike. Passati dall’altro lato del Tevere il paesaggio muta in modo considerevole mostrando vasti campi arati, le acque tranquille che scorrono vicino a noi e una grande tranquillità tutto intorno a noi.

Ponte Galeria – Episcopio di Porto

Il penultimo tratto del Tevere fino ad arrivare al mare è ombroso e inedito. Ci sono orti urbani e macchie di vegetazione, per un centinaio di metri ci troviamo in una pozione non proprio eccezionale con immondizia abbandonata e molto cemento. Ma in un paio di minuti ci troviamo nuovamente nella campagna incontaminata di Fiumicino. Ci troviamo vicini al Lago di Traiano poco a nord di Ostia. Negli ultimi chilometri attraversiamo l’Episcopio di Porto un meraviglioso castello tra il lago e il fiume. Ci stiamo per immettere nell’ultimo tratto del percorso, la pista ciclabile di Fiumicino.

Fiumicino

Dopo diversi chilometri in un percorso sterrato torniamo ad avere l’asfalto. L’ultimo tratto è ancora in fase di costruzione e quindi è necessario percorrere le ultime due rotaie sul marciapiede, sempre piuttosto trafficato. All’andata potete scegliere tra due punti di partenza: dal centro di Roma (circa 30 chilometri) oppure da Castel Giubileo (55 chilometri) fino ad arrivare a Fiumicino. Il ritorno potete farlo in treno (partendo dalla stazione Parco Leonardo e usando il trasporto bici sui treni regionali) oppure percorrere l’itinerario al contrario e tornare in bicicletta.

Scritto da Andrea Cacco

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