Reunion: come arrivare, cosa vedere e spiagge

L’anima creola dell’isola di Reunion si mescola alle sue atmosfere tipicamente francesi. Forse le sue spiagge non sono all’altezza di quelle di altre isole dell’Oceano Indiano, ma Reunion affascina ugualmente i viaggiatori. Merito del suo mix di razze diverse, degli edifici storici e delle bellezze naturali

La mattina che sbarcherete all’aeroporto di Roland-Garros, dopo il volo notturno dal continente europeo, non fatevi ingannare dalle apparenze.

Seduti in un caffè, sorseggiando una cioccolata calda e addentando un croissant, vi sembrerà per un attimo di essere a Parigi. E a dire il vero lo spazio intorno a voi è a tutti gli effetti territorio francese: si paga in euro, non serve alcun visto, le leggi da rispettare sono quelle d’Oltralpe. Ma vi basterà lasciare l’aeroporto per comprendere che Reunion, isola di rara bellezza dell’Oceano Indiano, ha subito nei secoli influenze diverse ed ormai ha un’anima essenzialmente creola.

Reunion è stata uno degli scali più importanti tra l’Europa e l’India, prima che l’apertura del canale di Suez ridisegnasse le mappe delle rotte transoceaniche. E insieme ai mercantili francesi ed inglesi, sono arrivati qui anche una serie di immigrati in cerca di fortuna, come ricordano i templi tamil disseminati sull’isola o le varie china town che si trovano nei centri abitati. Vi sono anche comunità malgasce, africane e malesi.

Se la sua popolazione è composta da un mix di razze diverse, la morfologia dell’isola è costituita da un mix di paesaggi differenti.

In poche ore si passa da un panorama vulcanico alla foresta primaria, dai picchi verdeggianti alle spiagge di sabbia finissima. Reunion è un’isola tropicale che offre diverse attrattive e tra queste vi è anche il relax in spiaggia. Ma attenzione: se siete stati a Mauritius o alle Seychelles, che sono i lembi di terra più vicini, probabilmente le spiagge di Reunion non vi soddisferanno del tutto. Evitate il paragone e pensate al fatto, certamente straordinario, che da queste parti non vi sono ancora i mega-resort che hanno trasformato, e a volte distrutto, i paesaggi di altre isole più rinomate e più battute.

St-Denis

La capitale di Reunion, St-Denis, è probabilmente la città più francese di tutta l’isola. Nella zona di Le Barachois, situata all’estremità orientale del lungomare, troverete una serie di eleganti caffè in stile parigino. Attenzione ai prezzi: vi conviene non avvicinarvi se non avete a disposizione un budget di spesa molto alto. Le attrazioni più importanti della città sono le residenze creole, il palazzo del municipio e la cattedrale. E’ interessante anche l’edificio della prefettura, che in passato è stato il quartier generale della Compagnie des Indes, mentre merita una visita il Grand March. In questo mercato, che è il più grande di tutta l’isola, troverete oggetti d’artigianato e spezie di ogni tipo. Per una veduta della città dovete recarvi sulle colline che circondano St-Denis.

Spiagge

Le spiagge di Reunion non sono quelle delle Seychelles o di Mauritius, come già sottolineato, ma vi sono comunque una serie di punti in cui potrete prendere il sole e bagnarvi in acque limpide e cristalline. La spiaggia più battuta è quella sabbiosa, lunga una ventina di chilometri, che si trova nei pressi di St-Giles-les-Bains. Nelle vicinanze, a St-Paul, è possibile visitare la sontuosa residenza di madame Panon-Desbassyns, una mercante di caffè e di zucchero che aveva 300 schiavi alle sue dipendenze. In questa zona si trovano diverse cascate ed alcuni laghetti. Se per i vostri gusti la spiaggia di St-Giles-les-Bains è troppo affollata, prendete in considerazione l’ipotesi di recarvi in una spiaggia meno rinomata. Una discreta alternativa potrebbe essere la spiaggia di Etang-Sal, ricoperta di sabbia dal colore nerastro. Durante la bassa marea è possibile raggiungere a piedi la barriera corallina. Vicino al villaggio vi è un parco ornitologico di due ettari.

I “cirque” di Reunion

Quella di Reunion è un’isola vulcanica e basta addentrarsi verso l’interno per ritrovarsi in un paesaggio surreale di crateri e di lava. E’ in questa parte dell’isola che si trovano i celebri “cirque”, i tipici anfiteatri naturali di Reunion. Il più famoso è certamente il cirque de Cilaos, che potrebbe sembrare un cratere vulcanico e che invece è il prodotto di una millenaria azione erosiva. In questa zona potrete affiancare la visita naturalistica ad una giornata all’insegna dell’enogastronomia, poiché vi si producono pregevoli vini rossi e bianchi. Il più suggestivo anfiteatro naturale è invece quello di Mafate, che si trova in posizione isolata e che per questo è difficile da raggiungere.

Scritto da Redazione Viaggiamo

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