L’interessante storia del castello di Mazzarino

La storia e le curiosità sull'antico castello di Mazzarino, chiamato anche "U Cannuni" dagli abitanti e simbolo della cittadina.

A dominare l’abitato di Mazzarino si erge il magnifico castello, anche noto come “U Cannuni“, ricco di storia e di interessanti curiosità. Un luogo storico che attrae migliaia di turisti affascinati dal suo misterioso passato.

Storia del castello di Mazzarino

Mazzarino, nel libero consorzio comunale di Caltanissetta in Sicilia, è stata dichiarata centro d’arte e offre al turista diversi spunti per una visita, come il castello, noto come “u Cannuni”, con l’unica torre cilindrica che si erge verso il cielo.

Il famoso castello è stato anche set della famosa serie televisiva La piovra che lo ha reso ancora più popolare.

Il Castello di Mazzarino domina il centro abitato e dona un aspetto suggestivo e intrigante al paese.

La fortezza si presenta con una planimetria quadrangolare delimitata da meravigliose torri cilindriche angolari. Il motivo per cui venne edificato è riconducibile alla creazione di un sistema difensivo che permettesse di controllare le vallate dei torrenti Braemi e Disueri. La fortezza, per la presenza delle quattro torri cilindriche, viene chiamata comunemente “U Cannuni“.

Non è nota con esattezza la data di costruzione dell’edificio, tuttavia, Mazzarino e il suo Castello passarono di proprietà a Stefano Branciforti tra il 1282 e il 1292.

Castello di Mazzarino

Il passato della struttura

La struttura dell’antico castello è di origine Romano-Bizantina, e presentava quattro torri cilindriche merlate a difesa dell’edificio.

Potenziato, in seguito, dai Normanni, il castello continuò ad avere una funzione difensiva del territorio, per poi divenire semplice residenza delle signorie locali.

Oggi rimangono ancora ben definite, se pur frammentate in alzato, soltanto la parete sud ed in parte le cortine a nord ed ovest. Le torri occidentali, più grandi rispetto a quelle orientali, erano costituite da tre livelli collegati da scale in pietra ricavate all’interno delle stesse. L’ingresso avveniva attraverso una apertura a sesto acuto situata tra le due torri occidentali, della quale oggi restano poche tracce visibili.

All’interno delle mura del castello c’è una vasta corte, intorno alla quale si aprivano i numerosi locali adibiti a stalle, magazzini e dispense. Purtroppo, di quello che doveva essere un fortilizio ed una residenza principesca, il tempo ha risparmiato e tramandato soltanto i pochi ruderi che oggi si possono ammirare.

Ristrutturato e restaurato nel XIV secolo, oggi si mostra in tutta la sua imponenza distesa al sole. Al fine di garantirne la fruizione e, di conseguenza, la conservazione, all’esterno del “maniero”, nella parte a sud est, vi è un teatro che, mentre guarda il Castello, ha come scenario un vasto panorama sul quale l’occhio scivola fino all’Etna.

Scritto da Ilenia Albanese

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