Isola di Pianosa, in Toscana: cosa vedere e come arrivare

La storia, le curiosità e i luoghi più belli da visitare dell'isola di Pianosa, in Toscana, una delle più belle della regione.

Una delle mete più interessanti e spettacolari da visitare in Toscana è l’isola di Pianosa, un’isolotto che fa parte dell’Arcipelago Toscano nel parco nazionale omonimo. Vediamo quali sono tutti i luoghi da scoprire, la sua storia e come arrivare.

Isola di Pianosa, in Toscana

Pianosa, tra le isole dell’Arcipelago Toscano, è la più vicina alla ben più nota Isola d’Elba e fa parte del Comune di Campo nell’Elba.

Il nome Pianosa deriva dal suo caratteristico territorio pianeggiante. La sua maggiore elevazione, infatti, raggiunge solo 29 metri di altitudine.

Nel 1856 venne istituita dal Granducato di Toscana la colonia penale agricola di Pianosa e furono inviati sull’isola i condannati destinati ad occuparsi dei lavori nei campi.

L’esistenza fino al 1997 del carcere di massima sicurezza, rendeva l’isola praticamente inaccessibile e ciò ha permesso di mantenere inalterato gran parte del patrimonio naturale dell’isola.

Isola di Pianosa

Le bellezze dell’isola

A rendere speciale l’isola è la sua vegetazione, la tipica macchia mediterranea di ginepro fenicio, rosmarino, lentisco, cisto e lo spazzaforno, raro arbusto amante dei terreni poveri e prevalentemente rocciosi.

I fondali marini intorno all’isola sono tra i più ricchi e incontaminati della regione grazie alla protezione dalla pesca per la presenza del carcere e per le acque poche profonde.

A largo di Pianosa è, inoltre, molto frequente la vista di delfini.

Colonia penale

La colonia penale a Pianosa venne istituita nel 1856 e divenne carcere di massima sicurezza nel 1968. Dal 1931 al 1935 fu detenuto sull’isola anche il futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini, incarcerato per motivi politici.

La chiusura del carcere definitiva è avvenuta nel 2011, e da allora alcune delle limitazioni sono cessate. Ad oggi, infatti, rimangono alcune limitazioni per i visitatori ma termina il divieto assoluto di sbarco che aveva bloccato lo sviluppo del turismo.

Visita

Il Parco, dalla chiusura del carcere, ha cercato di favorire la fruizione dell’isola promuovendo la visita con guide esperte, organizzando eventi, mostre fotografiche, escursioni e altre iniziative.

Ad oggi l’Isola è visitabile a piedi, in autobus, in carrozza e in mountain bike. Sull’isola si scoprono antiche rovine romane e catacombe immersi nella natura coperta, se la stagione lo permette, di fioriture gialle, rose e bianche. È stata, inoltre, inaugurata la nuova Casa del Parco a Villa Literno, oggi foresteria per i ricercatori. Qui è anche possibile ricevere informazioni sul patrimonio naturale e storico-architettonico di Pianosa.

Dall’estate del 2013 inoltre il Parco ha aperto in via sperimentale la possibilità di fare immersione a Pianosa con i diving accreditati dal Parco.

Scritto da Ilenia Albanese

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