Itinerario storico di Caporetto

La località di Caporetto è fortemente legata alla storia d’Italia, è il luogo in cui si è svolta una delle più famose e battaglie della prima Guerra Mondiale e che ha visto scontrarsi, sui due fronti opposti, l’esercito italiano e l’esercito austro-ungarico, con la famosa ritirata italiana sul Piave.

Vediamo, nell’anno del centesimo anniversario dello scoppio del primo conflitto mondiale, un itinerario storico di Caporetto.

Caporetto si trova in Slovenia, a pochi chilometri di distanza dal confine italiano, è posta nella valle del fiume Isonzo, fino al 1947 ha fatto parte dello Stato italiano per poi passare sotto la Jugoslavia e poi sotto la Slovenia.

Caporetto è un piccolo centro che conta poco più di mille abitanti, nonostante questo ha diverse cose interessanti da offrire al turista.

Quando si arriva a Caporettto è d’obbligo fare visita al Sacrario di Sant’Antonio, un sacrario militare italiano inaugurato nel 1938 e che ospita le salme di 7014 salme di soldati italiani caduti nel corso della Prima Guerra Mondiale.

Il sacrario è posto sul colle di Sant’Antonio, dove già era stata costruita la chiesa dedicata a Sant’Antonio da Padova.

Si raggiunge facilmente partendo dalla piazza principale di Caporetto, sul corso del cammino si incontreranno anche le quattordici stazioni delle via crucis.

Arrivati a destinazione ciò che ci si trova davanti è un imponente costruzione fatta di scalinate, archi e terrazze che si avvolgono intorno alla chiesa di Sant’Antonio. Lungo le terrazze si trovano le tombe dei soldati italiani.

Un’altra tappa importante è il Museo della Prima Guerra Mondiale che ospita una mostra permanente di cimeli della guerra, carte geografiche che aiutano a capire come erano dislocati gli eserciti sui vari fronti di guerra e altre che rappresentano i confini dei vari Stati come stabiliti alla fine del conflitto. Una visita che fa capire anche il dramma umano vissuto dai combattenti.

Il Ponte di Napoleone sul fiume Isonzo ha importanza storica notevole anche se non corrisponde più alla costruzione originaria. Fu voluto da Napoleone che lo fece costruire nel 1750, ma poi venne distrutto più volte e altrettante volte fu ricostruito. Passare lungo questo ponte permette di ammirare l’Isonzo e la sua bella natura. Altrettanto accade passando sul ponte sospeso. Da ricordare che il fiume Isonzo si presta anche ad avventurose esperienze come canoa, kajak e rafting.

Per terminare in bellezza si raccomanda una gita alle cascate del fiume Kozjac, un affluente dell’Isonzo che forma una magnifica cascata di circa 15 metri.

Scritto da Maura Lugano

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