Necropoli San Giovenale: informazioni e storia

Tutte le informazioni e la storia della Necropoli di San Giovenale, in provincia di Viterbo.

La Necropoli di San Giovenale, in provincia di Viterbo, rientra all’interno di un’area archeologica di grande interesse storico. Un luogo un tempo abitato dagli etruschi che ancora oggi affascina.

Necropoli di San Giovenale

Gli appassionati di archeologia e di storia troveranno interessante l’area archeologica di San Giovenale.

Situata a pochi chilometri da Blera, nel Lazio, sorge nella provincia di Viterbo.

Gli scavi rivelano una necropoli ed un centro abitato villanoviano, su cui sopra è stato sviluppato un secondo villaggio etrusco. Il sito prende il nome proprio dai resti di una cappella medievale dedicata al santo.

All’interno dell’area archeologica sono stati rinvenuti diversi tipi di strutture. Si possono distinguere le capanne di forma ovale, con tetti in paglia e argilla.

A questa struttura ne è seguita una seconda, in cui le capanne hanno adottato una forma rettangolare.

In più, dell’abitato, oltre alle fondamenta, sono stati ritrovati i pozzi e i focolari.

Necropoli

I ritrovamenti

Insieme alle vicine aree archeologiche di Luni sul Mignone e a quelle di Acquarossa e di Veio, quella di San Giovenale rappresenta un’importante testimonianza della civiltà etrusca sul territorio laziale.

Lungo le pendici del rilievo su cui srogeva l’abitato, sono state ritrovate una serie di piccole necropoli. Queste sono suddivise in: Grotta Tufarina, Porzarago, Castellina, Montevangone, Pontesilli e Vignale.

I sepolcri a dado, a tumulo e rupestri, corrispondono alle diverse tipologie adottate dalla civiltà etrusca.

Le necropoli erano collegate all’acropoli da una strada etrusca, ancora oggi visibile, detta Tagliata delle Poggette.

Inoltre, all’interno dell’area sono presenti persino i resti del castello medievale dei Di Vico, che risale al XIII secolo. Il castello era stato costruito per svolgere una funzione di controllo sulla strada di collegamento tra Viterbo e Tolfa.

Un grande merito delle scoperte va all’Istituto Svedese di Studi Classici ed allo stesso re Gustavo di Svezia che, a partire dal 1956, hanno portato avanti numerose campagne di scavo.

L’area archeologica si rivela molto interessante anche per i resti medioevali della Cappella di San Giovenale. Qui, infatti, venne sepolto nel 386. Un’importante testimonianza è anche quella del Castello dei Di Vico, appartenente al XIII secolo.

Come arrivare

Il sito si trova a circa 7 chilometri dal centro di Blera e si raggiunge prendendo la strada per la frazione di Civitella Cesi.

Prima di Civitella bisogna prendere una strada sulla destra seguendo le indicazioni, percorribile in auto.

Appena un chilometro dopo si raggiunge uno spiazzo in cui è possibile trovare parcheggio. Da qui sulla sinistra, si intraprende un sentiero che conduce alla vicina area archeologica, raggiungibile solamente a piedi.

Scritto da Ilenia Albanese

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