Ponticelli, Napoli: storia e curiosità del quartiere

La storia secolare di Ponticelli, uno dei quartieri più importanti di Napoli.

Uno dei quartieri più importanti di Napoli è Ponticelli, che racchiude una storia secolare. Situato nella zona orientale della città partenopea, il quartiere è un concentrato di cultura, tradizioni e curiosità tutte da scoprire.

Ponticelli, Napoli: la storia

Il quartiere napoletano di Punticielle, o Ponticelli, forma insieme ai quartieri Barra e San Giovanni a Teduccio la VI Municipalità del comune di Napoli.

Con oltre 75.000 residenti, è il secondo quartiere più popolato della città. Ma a renderlo uno dei luoghi più importanti del capoluogo campano è la sua storia.

Ripercorrere il passato del quartiere partendo dalle sue origini significa esplorare la storia della città stessa. Un viaggio negli usi, nelle tradizioni, che permette di scoprire la vera essenza del territorio, esplorando i suoi lati più nascosti.

In questa zona sorgevano anticamente i casali di Terzio, il nucleo più antico di Ponticelli, quelli di Ponticelli Minore e Maggiore, quello di Porchiano, ognuno indipendente e con un proprio ricevitore.

Le testimonianze delle sue origini partono dall’anno 804, quando i proprietari dei fondi erano i monaci napoletani di San Sergio e Bacco.

I monaci nel 917 costruirono il primo mulino ad acqua per la macina del grano, un secondo mulino nel 949 e un terzo nel 951.

Le amministrazioni dei quattro casali indipendenti risalgono al 1236. Tuttavia, solamente nel 1497 si unirono divenendo un unico casale, Ponticelli.

Ponticelli

Da comune a quartiere

Fino al 1925 Ponticelli rimase comune autonomo. In seguito, con la legge sulla “Grande Napoli” voluta dal fascismo per creare artificialmente nuove metropoli pose fine alla secolare autonomia.

Il quartiere si distinse nella Resistenza contro i nazifascisti. Infatti, il 26 Settembre 1943 divenne il primo Quartiere in Europa a liberarsi dal soldati Tedeschi, dando inizio alle Quattro giornate di Napoli.

Monumenti storici di Ponticelli

Nella zona, in località Tufarelli, sono state trovate tracce di insediamenti preesistenti, come una grande villa romana risalente al I secolo a.C., appartenuta a Caius Olius Ampliatus, figlio di un veterano di Silla.

Invece, la chiesa più antica di Ponticelli è quella di Santa Maria delle Grazie a Porchiano. Il luogo di culto risale al 994, che fu retta da un monaco eremita. In stile romanico, costituita da un’unica navata centrale, venne gestita da una confraternita laica di sellai di Porchiano, sciolta solo nel 1828.

Uno dei luoghi di culto più interessanti della zona è la Basilica santuario di Santa Maria della Neve. Questa, infatti, era la chiesa più importante del comune di Ponticelli prima che questo divenisse parte integrante del capoluogo campano. Si tratta della più antica basilica della zona vesuviana. Dopo il santuario della Madonna dell’Arco è anche la più ricca di opere d’arte e si erge in piazza Vincenzo Aprea.

Scritto da Ilenia Albanese

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