Schiusa delle uova di tartaruga marina: dove vederla

Quanto è bello il magico mondo delle tartarughe marine, che conducono la vita nuotando nei mari più belli.

Le tartarughe marine rappresentano oggi una delle specie più longeve e più antiche, in quanto esistono fossili che ne accertano la presenza sul pianeta oltre 150 milioni di anni fa.

Le specie conosciute sono 7, di cui 6 appartenenti alla stessa famiglia, quella Cheloniidae, ed una sola della famiglia Dermochelyidae, la Dermochelys coriacea.

Le altre 6 sono la Natator depressus, la Lepidochelys olivacea, la Lepidochelys kempii, l’Eretmochelys imbricata, la Chelonia mydas e la Caretta caretta, che è quella più diffusa in assoluto sia nel Mediterraneo che in altri mari del mondo e che per questo viene chiamata Tartaruga comune.

Le varie specie differiscono tra di loro, oltre che per l’aspetto; quindi colorazione e forma del guscio e delle squame, sopratutto per lunghezza e peso massimo che possono raggiungere.

Tra le caratteristiche che le accomunano, oltre al fatto che non hanno denti ma un becco e mascelle molto potenti, la più interessante è che tutte le tartarughe, di qualunque specie siano tornano sempre a deporre le uova sulla spiaggia dove sono nate. Scopriamo di più sulla schiusa delle uova di tartaruga marina.

Riproduzione

Le tartarughe, come tutti i rettili, prediligono acque e climi più caldi e anche per la riproduzione scelgono i mesi estivi, quindi nel periodo che va da giugno ad agosto i maschi e le femmine delle varie specie si ritrovano al largo delle spiagge dove verranno poi deposte le uova.

Gli accoppiamenti si svolgono in acqua, dove le femmine si uniscono a diversi maschi per raccoglierne il seme e conservarlo per le varie nidiate della stagione riproduttiva.

Il periodo copulativo dura per diversi giorni.

Terminata la fase di accoppiamento le femmine aspettano in acqua anche per qualche giorno prima di raggiungere la spiaggia. A quel punto, usando le zampe posteriori, scavano delle buche profonde dove depongono fino a 200 uova di dimensioni simili a quelle di una pallina da ping pong.

Una volta deposte tutte le uova le femmine ricoprono con cura la buca con la sabbia, sia per garantire la giusta temperatura di incubazione che per nasconderle ai possibili predatori.

Le uova vengono deposte ad intervalli di 10-20 giorni, cioè fino a quando la femmina non esaurisce le scorte di sperma accumulate durante la fase di accoppiamento con i maschi.

Schiusa delle uova di tartaruga marina

Il periodo di incubazione varia dai 40 ai 65 giorni e dipende dalle temperatura della sabbia, più è calda e meno tempo impiegheranno le uova a schiudersi.

La temperatura influisce anche sul sesso, le uova deposte più in superficie, dove la sabbia è più calda, diventeranno femmine, mentre quelle più in profondità saranno dei maschi.

Per riuscire a rompere il guscio alla nascita i cuccioli hanno il così detto ” dente da uovo” che scomparirà nel giro di due settimane.
E’ interessante notare che le uova tendono ad aprirsi tutte allo stesso momento e le tartarughine impiegano anche una settimana per raggiungere la superficie.

Di solito questo fenomeno avviene al calare del sole, i piccoli infatti si orientano riconoscendo il riverbero della luce del sole al crepuscolo o della luna sulla superficie del mare.

Una volta raggiunto il bagnasciuga le tartarughe neonate entrano in acqua e nuotano anche per una intera giornata fino a raggiungere le zone dove le correnti marine fanno affluire un alto numero di sostanze nutrienti.

Distribuzione a habitat

Come già accennato in precedenza le tartarughe marine prediligono le acque tiepide e profonde non troppo distanti dalle coste.

Nel Mal Mediterraneo le zone preferite da questi animale sono le acque dell’Italia, di Cipro, della Turchia, della Grecia per quanto riguarda la zona europea, mentre per quella africana si trovano in Israele, Tunisia, Libia, Egitto e Siria.

Altri posti nel mondo dove si possono trovare alte concentrazioni di tartarughe marine sono il Mar Nero, l’Oceano Pacifico e quello Indiano, principalmente in Oman, Mozambico, Sud-Africa, Australia e Florida.

In Italia le zone riproduttive sono davvero molto numerose e presenti nella maggior parte delle regioni insulari e costiere del centro e del sud, sono infatti localizzate in Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Toscana, Abruzzo e Lazio.

In Grecia oltre alla zona del Parco Nazionale Marino di Zante sono presenti a Creta, Rodi, Cefalonia ed Elafonissos.

In Libia, anche grazie alle numerose spiagge incontaminate, data l’assenza di turismo, le nidificazioni avvengono lungo tutta la costa del Golfo di Sirte e della Cirenaica.

In Turchia sono presenti lungo le coste dell’Anatolia e del litorale di Çirali. In Tunisia la zona scelta per la nidificazione è quella del Golfo di Gabès. A Cipro si possono trovare a sud della penisola di Akamas.

Scritto da Redazione Online

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