Zibello: cosa vedere, cosa fare e cosa mangiare

Cosa vedere nel meraviglioso borgo di Zibello, in Emilia-Romagna, e le specialità da gustare.

Il piccolo borghetto dell’Emilia-Romagna, Zibello, è ricco di luoghi da visitare, ma cosa vedere? La guida alle attrazioni per un viaggio nella storia e nella tradizione della patria del culatello.

Zibello: cosa vedere

Il borghetto di Polesine Zibello si trova nella provincia di Parma, in Emilia-Romagna, ed è una perla sia per le sue tradizioni che per la sua cucina.

Il comune è situato ad un’altitudine di circa 35 metri sopra il livello del mare, con un territorio pianeggiante. Confina a nord, segnando il confine tra Lombardia e Emilia-Romagna dal Po.

La zona di Zibello risultava abitata già in epoca preromana e romana, come testimoniato dal rinvenimento di alcuni reperti. Inoltre, secondo la tradizione Marco Bruto, pretore della provincia di Cremona, vi avrebbe fatto costruire una fortificazione difensiva, dotata di quattro torrioni.

I luoghi da visitare sono numerosi e raccontano il passato dell’antico borgo. Vediamo, quindi, quali sono i monumenti da non perdere e le specialità da gustare.

Zibello

Monumenti da visitare

Tra i simboli di Zibello, il più importante è la Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, edificata nella prima metà del XVI secolo. Commissionata dal marchese Uberto Pallavicino, la struttura è tardo-gotica ed è arricchita da un elegante campanile.

Imponente è, poi, il Palazzo Pallavicino, edificato a partire dal corpo a nord-est nella seconda metà del XV secolo durante il marchesato di Gianfrancesco I Pallavicino. Il palazzo gotico fiorito fu completato nei primi anni del XVI secolo, all’epoca della reggenza della nuora Clarice Malaspina. La sua facciata in mattoni rossi è caratterizzata dal lungo porticato ad archi ogivali retti da pilastri ottagonali.

Suggestivo e dal passato importante è, poi, il Castello di Zibello, un maniero medievale ormai ridotto in rovina.

Poi, imperdibile è la visita all’ex Convento dei Padri Domenicani. Questo è caratterizzato dal chiostro recentemente sistemato e impreziosito da un interessante ciclo di affreschi ispirati alla vita e ai miracoli di San Domenico e sede del Museo della civiltà contadina “Giuseppe Riccardi”.

Specialità di Zibello

Tra le specialità di Zibello, la più famosa è il Culatello. Si tratta di un salume a denominazione di origine protetta, tipico della provincia di Parma.

Catalogato tra i Presidi di Slow Food dell’Emilia-Romagna, il Culatello, citato per la prima volta in un documento del 1735, è prodotto a partire dalla coscia di maiale insaccata nella vescica del maiale stesso.

Il periodo di stagionatura è da un minimo di 10 mesi per le pezzature inferiori (almeno 3 kg) fino ad una media di 14 mesi per tutti i pezzi. La produzione annuale è di circa 50.000 pezzi di Culatello di Zibello DOP.

Zibello, tuttavia, è anche patria di altre specialità quali lo Strolghino, la Spalla, la Coppa e la Pancetta. Molto gustosi anche i tortelli d’erbette e i cappelletti in brodo.

Scritto da Ilenia Albanese
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