Come organizzare un viaggio negli Stati Uniti

Le regole per entrare negli Stati Uniti sono abbastanza restrittive: ecco come organizzare al meglio il viaggio



Per organizzare un viaggio negli Stati Uniti avendo la certezza di non incappare in imprevisti poco piacevoli, il primo aspetto a cui si deve pensare è quello relativo alla documentazione di cui si avrà bisogno. Come noto, le regole per entrare negli Stati Uniti sono abbastanza restrittive. Nel caso in cui si faccia parte del programma “Viaggio senza visto”, in ogni caso, è sufficiente disporre di un passaporto italiano con scadenza oltre i sei mesi, per poi richiedere l’Esta. Le norme, comunque, possono essere modificate nel corso degli anni: ecco perché vale sempre la pena di rivolgersi alla Polizia di Stato o di ricercare informazioni più specifiche attraverso il sito Viaggiaresicuri.it, curato direttamente dal ministero.

L’autorizzazione Esta

L’Esta (acronimo di Electronic System for Travel Authorization) prende il posto del passaporto per chi è interessato a entrare negli Usa? Esso rappresenta il nuovo sistema di autorizzazione al viaggio che è stato previsto dal governo americano per poter contare su una visibilità maggiore di chi ambisce a soggiornare sul territorio statunitense. Attraverso questo sistema, tra l’altro, vengono rafforzate le misure di sicurezza attuate dalle autorità locali. Il visto ESTA USA può essere considerato come un’autorizzazione al viaggio, in virtù della quale i viaggiatori hanno la possibilità di imbarcarsi su una nave da crociera o di salire a bordo di un aereo che sono diretti negli Stati Uniti.

La polizza assicurativa

In vista di un viaggio in America, non ci si può dimenticare della polizza assicurativa sanitaria di viaggio. Si sa che la sanità negli Stati Uniti prevede tariffe molto elevate: basti pensare che solo per l’ingessatura di un braccio rotto servono svariate migliaia di dollari. Risulta evidente, quindi, che decidere di partire senza assicurarsi equivale ad assumere un rischio molto consistente.

Come gestire il denaro

Negli Stati Uniti è raro che i pagamenti con la carta di credito vengano rifiutati o comunque diano origine a problemi, anche perché i circuiti Mastercard e Visa assicurano una copertura pressoché completa. In genere anche le ricaricabili funzionano senza problemi, ma per esserne certi è sempre meglio fare riferimento al proprio istituto. Piuttosto, è opportuno prestare attenzione al prelievo di contanti presso gli sportelli ATM, nel senso che le commissioni elevate rischiano di rendere tale procedura ben poco conveniente; il suggerimento è quello di viaggiare con una certa dose di liquidità, così da non correre rischi. Nel caso in cui si sia interessati a noleggiare una macchina, invece, è indispensabile disporre di una carta di credito.

I bagagli in aereo

Non è raro che le autorità americane decidano di aprire i bagagli da stiva allo scopo di ispezionarli. Proprio per questo motivo, le valigie possono essere chiuse con un lucchetto unicamente nell’eventualità in cui esso possa essere aperto tramite il pass della Transportation Security Administration. In genere sul lock della valigia è riportata l’informazione relativa: è meglio accertarsene in anticipo, poiché in caso contrario è molto probabile che per aprire il bagaglio il lucchetto venga spaccato. Al termine dell’ispezione, comunque, viene lasciato un foglietto nel bagaglio, che certifica l’esito del controllo.

Gli adattatori per la corrente

A fini pratici, è bene sapere che in America non solo c’è una frequenza diversa, pari a 60 hz, ma è previsto anche un voltaggio differente, corrispondente a 110 volts. Se si ha a che fare con caricatori o con elettrodomestici che sono in grado di supportare questa frequenza e questo voltaggio, non bisogna far altro che comprare un adattatore di presa (le informazioni relative a frequenze e voltaggi supportati sono sempre riportate sui dispositivi). Se, invece, è solo il voltaggio a essere supportato (o è solo la frequenza a essere supportata), c’è bisogno di un trasformatore. Di norma, le macchine fotografiche e i telefoni di ultima generazione sono compatibili, ma per evitare rischi vale la pena di leggere ciò che c’è scritto sul caricatore.

Come telefonare negli Stati Uniti

Sono diverse le alternative che possono essere prese in considerazione per telefonare negli Stati Uniti o per usare Internet: la prima è quella che prevede di ricorrere a una sim prepagata, mentre un’altra strada che si può percorrere consiste nello sfruttare le offerte dell’operatore di riferimento. Una buona dose di traffico dati è comunque necessaria, anche solo per poter sfruttare Google Maps senza correre il pericolo di esaurire i giga nel bel mezzo di una valle deserta o di una città sconosciuta.

Scritto da Sabrina Rossi

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