Location di “C’è ancora domani”

Il film "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi ci trasporta nella Roma del secondo dopoguerra, attraverso il quartiere Testaccio e le ricostruzioni di Cinecittà

Il film “C’è ancora domani”, diretto e interpretato da Paola Cortellesi, è ambientato nella Roma del secondo dopoguerra. La storia si svolge nel quartiere Testaccio, che rappresenta la Roma popolare dell’epoca. Con attenzione ai dettagli, la regista ha curato la scenografia per ricreare l’atmosfera degli anni Quaranta.

La Roma del secondo dopoguerra: location del film “C’è ancora domani”

La Roma del secondo dopoguerra è stata scelta come location principale del film “C’è ancora domani” per immergere gli spettatori nell’atmosfera dell’epoca. Il quartiere Testaccio, con le sue strade strette e le abitazioni popolari, rappresenta perfettamente la Roma popolare degli anni Quaranta. La casa di Delia, situata in questo quartiere, è stata accuratamente ricostruita per mostrare una tipica abitazione dell’epoca.

Inoltre, il mercato dove lavora l’amica Maria è un luogo importante all’interno della trama, poiché riflette uno dei pochi spazi in cui le donne potevano trovare lavoro in quegli anni. Grazie a questa scelta di location, il film riesce a trasportare lo spettatore indietro nel tempo e a far rivivere la magia di quel periodo storico.

Testaccio e Cinecittà: luoghi che ricreano l’atmosfera degli anni Quaranta

Il quartiere Testaccio è stato scelto come location principale del film perché rappresenta la Roma popolare dell’epoca.

La casa di Delia è situata proprio in questo quartiere e rappresenta un tipico esempio di abitazione popolare dell’epoca. Il mercato dove lavora l’amica Maria è un altro luogo importante del film perché rappresenta uno dei pochi posti dove le donne potevano lavorare in quegli anni.

La scelta di Cinecittà come location per alcune scene del film è stata fatta per poter ricostruire al meglio l’atmosfera dell’epoca. L’appartamento della famiglia di Delia è stato realizzato uguale a quello del personaggio interpretato da Anna Magnani in “Bellissima” di Luchino Visconti perché la regista voleva rendere omaggio al cinema italiano degli anni Quaranta.

L’impegno di Paola Cortellesi come regista e attrice in “C’è ancora domani”

Paola Cortellesi, famosa attrice italiana, si è cimentata per la prima volta nella doppia veste di regista e protagonista nel film “C’è ancora domani”. La sua scelta di dirigere e interpretare Delia, il personaggio principale del film, dimostra il suo impegno artistico e la sua passione per il progetto. Cortellesi ha dato vita a un personaggio complesso e pieno di sfumature, affrontando con maestria tematiche delicate come la violenza domestica e l’emancipazione femminile. Grazie alla sua abilità interpretativa e alla sua visione come regista, Cortellesi ha reso il film coinvolgente ed emozionante, offrendo al pubblico una storia toccante che riflette le esperienze di molte donne comuni che hanno affrontato situazioni simili nel secondo dopoguerra.

Il film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi ci trasporta nella Roma del secondo dopoguerra, attraverso il quartiere Testaccio e le ricostruzioni di Cinecittà. Con una storia toccante e una regia d’impatto, il film ci fa riflettere sul coraggio delle donne comuni che hanno contribuito a costruire il nostro Paese. Ma cosa possiamo imparare da queste storie per il presente?

Scritto da redazione viaggiamo

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