Storia e leggenda dello scoglio di Peppino

La storia e la leggenda del suggestivo scoglio di Peppino, la meta turistica incastonata lungo la Costa Rei a Muravera.

Lo scoglio di Peppino, nella Costa Rei, racconta una storia molto antica, adornata da miti e leggende che ne accrescono il fascino. Meta turistica e destinazione prediletta degli amanti, scopriamo tutte le curiosità sull’antico scoglio.

Storia scoglio di Peppino

La spiaggia dello scoglio di Peppino è una delle mete più conosciute e popolari della Costa Rei. La meravigliosa spiaggia è stretta, formata da sabbia dorata e granulosa e circondata da una vegetazione lussureggiante, formata da macchia mediterranea e ginepri rossi. Il mare è azzurro, limpido e dal fondale basso. Ma oltre alla bellezza della spiaggia, la caratteristica che la rende davvero speciale è lo scoglio che si allunga verso il mare.

Il caratteristico scoglio forma tutto intorno secche e insenature, con piscine naturali d’acqua marina molto suggestive. Si tratta di un granito bianco dalla forma a balena, lungo circa 30 metri.

Lo scoglio è raggiungibile a piedi grazie al fondale basso e permette di godere di un ottimo panorama.

Ad incuriosire è soprattutto il suo nome. Infatti, tutti si chiedono il perché del nome “Peppino”. Probabilmente era meta di pesca di un vecchio della zona, che ha dato inconsapevolmente il nome alla spiaggia.

Scoglio di Peppino

Secondo un’antica storia, Peppino nella sua vita durante il tempo libero si dirigeva nella bettola di tziu Antoni. Dopo la morte di sua madre, si era lasciato andare, girando sempre con la stessa camicia a quadri e con pantaloni sdruciti e rattoppati. Decise, così, di sposarsi, ma non avendo molto da scegliere data anche la sua età, si “accontentò” di una donna che aspettava un bambino da un altro. Forse anche per evitare pettegolezzi, si trasferì vicino al mare. Avrebbe voluto che quel figlio, non suo, se fosse nato maschio. Invece, nacque Letizia.

Peppino, avendo un’altra bocca da sfamare, decise che era ora di mettersi a lavorare, e decise di fare il bombarolo. Negli anni, avrebbe avuto altri sei figli, ma i primi tempi l’unica in grado di aiutarlo era Letizia, che lui portava sempre con sé e se lei si opponeva erano botte.

Un giorno andarono a pescare vicino ad uno scoglio a forma di balena, dove Peppino era andato tante volte da solo. Tornarono spesso su quello scoglio e lì erano quando, un brutto giorno di maggio, a Peppino scoppiò una bomba tra le mani e, mentre il patrigno sanguinava e imprecava, Letizia urlò e chiese aiuto. Accorse un ragazzo che era andato al mare e che per ironia della sorte aveva lo stesso nome del patrigno, Peppino. Salutandosi, Letizia e il giovane Peppino si scambiarono un lungo sguardo, come una promessa.

Quando il patrigno di Letizia divenne sempre più pericoloso a seguito dell’incidente, la giovane decise di incontrare il giovane Peppino sullo scoglio.

Nessuno li rivide mai più, ma i pescatori del luogo dicono che, nelle notti di luna piena, si sente il canto dei due giovani, come una musica portata dal vento.

Scritto da Ilenia Albanese

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