Che cosa vedere a Ortigia in tre giorni

L’isola di Ortigia è il cuore storico di Siracusa. Ci sono meno siti archeologici esposti qui (l’isola è stata fortemente abitata fin dal tempo dei Greci). Con una mappa e una guida è possibile individuare singoli edifici degni di nota, come il bizzarro Palazzo Impellizzeri, allineati con le facce, ma è altrettanto divertente esplorare e scoprire i propri luoghi preferiti: palazzi abbandonati con balconi fatiscenti, angoli dove si catturano scorci di cielo attraverso una volta grandi finestre, curatissime piante grasse, invitanti edifici storici, chiese, vicoli pittoreschi lungomare e così via.

Ortigia ha molte gemme da scoprire – come la piccola Chiesa di San Martino, una chiesa semplice e antica, con gli incantevoli interni, decorata con un mosaico absidale.

Ortigia è collegata alla terraferma da tre ponti. Il ponte centrale, Ponte Umbertino, continua la linea del grande Corso Umberto, una delle principali arterie di Siracusa. Dritto si raggiunge l’isola, si arriva alle maestose rovine del tempio greco di Apollo. Virando fino Corso Matteotti si passerà per negozi, prima di arrivare in Piazza Archimede, nel centro di Ortigia.

Per andare direttamente alla più bella piazza di Ortigia, svoltare a destra e proseguire per Via Cavour (che continua in via Landolina), una strada stretta fiancheggiata da ristoranti e negozi di souvenir. Alla sua estremità si trova Piazza Duomo, uno spazio aperto ellittico fiancheggiato da edifici armoniosi e imponenti – e anche un buon posto per sedersi e godere di un rinfresco.

Per una piacevole passeggiata durante la tradizionale passeggiata serale, dirigersi verso il XIII secolo Castello Maniace, la fortezza di punta dell’isola.

Scritto da Carmen

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