Tre itinerari in Borgogna in camper

Tenebrosa per le sue foreste, la Borgogna si rivela una regione bellissima.

La vita degli uomini qui è intrecciata con quella della natura, le tradizioni sono salde, i silenzi infiniti, le bellezze dell’arte straordinarie.

Muretti di pietra, monasteri, chiese romaniche, fattorie dai tetti bruniti, rocche e castelli per non parlare dei vigneti.

7 agosto, lunedì
Torino, Monginevro, Briancon.
Visita alla cittadella nella parte alta della città.
Sosta e pernottamento nell’ampio parcheggio situato vicino alla cittadella.
Km. 160

8 agosto, martedì
Passaggio per la Val d’Isere (Serre Chevalier, Les Deux Alpes, Grenoble). Sosta per il pranzo a Vienne. Città ricca di chiese, teatri, musei sulle rive del Rhone.
Attraversiamo Lyon e arrivo a Cluny.
Qui sorgeva la più grande dimora di Dio sulla terra.

Nel XII secolo, al momento del suo apogeo, la grande chiesa abbaziale con le sue sette torri, i due transetti e le cinque navate era la più grande della Cristianità, e fu superata solo, e di poco, da San Pietro. Per motivi politici fu semidistrutta e ora fa bella mostra di sé, con il Campanile dell’acqua benedetta.
Sosta e pernottamento nel piazzale di fronte alla cinta muraria.
Km. 412

9 agosto, mercoledì
Trasferimento a Cormatin patria del poeta Alphonse de Lamartine.

Visita al castello.
Sosta a mont ST Vincent punto panoramico.
Veloce transito per Le Crousot centro metallurgico dove si può vedere il Marteau-Pilon enorme maglio da 100 tonnellate.
Nel pomeriggio arrivo ad Autun capitale della Borgogna per antichità e autenticità. Augustodunum è l’antico nome della cittadina: antico termine gallico per “fortezza” associato al nome dell’imperatore. Visita alla cattedrale di Saint-Lazare e del teatro romano. Altra tappa è Chateau-Chinon attraverso il parco naturale regionale del Morvan.
Tale parco, nel cuore della Borgogna, nei dipartimenti della Cote-d’Or, Yonne e Nievre ha preservato l’anima di un paese mantenendo gli uomini al lavoro.
Un sindaco di Chateau-Chinon è stato eletto Presidente della Francia: Francois Mitterand.
Proseguimento per il Lac de Panessiere e visita delle cascate di Goulox.
Riprendendo la strada per il nord, nei pascoli scanditi dalle siepi, vediamo gli Charolais bianchi, razza bovina creata per i gastronomi. Pernottamento in un piazzale di Salieu.
Km. 230

10 agosto, giovedì
Arrivo a Avallon, città situata su uno sperone roccioso. Qui si venera Saint Lazare e la sua reliquia. Bisogna fare il giro delle mura per capire come vivevano le comunità medioevali nel continuo pericolo delle guerre.
Visita alla stupenda cittadina di Vezelay e alla basilica della Maddalena, la donna troppo truccata che lavò i piedi di Cristo.
Nel pomeriggio arrivo ad Auxerre.
Bisogna prima di tutto scendere al fiume e, dalla riva destra, vedere tre grandi edifici religiosi: la cattedrale di Saint-Etienne, l’abbazia di Saint-Germain e la chiesa dei vignaioli di Saint-Pierre che dominano l’Yonne. Saliamo poi verso la città e la scopriamo in bici.
Il centro urbano, soprattutto intorno all’Hotel de Ville e alla torre dell’Orologio è superbo. La statua di una vecchia signora ci sorprende: è una delle maggiori poetesse francesi del XX secolo: Marie Noel.
Proseguimento in camper per Chablis: finalmente il vino. Cominciavamo ad interrogarci su questa Borgogna famosa per i suoi vini che sino ad ora ci ha essenzialmente offerto distese di cereali, di pascoli e foreste. Ecco i vigneti di chardonnay selezionato. Lo Chablis giovane è di colore verde cristallo e ricorda il sapore dell’uva: invecchiando prende il colore dell’oro chiaro.
Arrivo poi a Tonnerre. Magnifiche le Fosse Dionne. Si tratta di un enorme lavatoio a cui bevvero i soldati celtici e i legionari romani: un serpente-si dice-viveva nelle sue verdi acque.
Pernottamento a Montbard.
Km. 200

11 agosto, venerdì
Trasferimento all’abbazia di Fontenay e a Semur En Auxois. Sorge all’interno di antiche mura che dominano le chiare acque dell’Armancon. La città ha conservato il suo aspetto di fortezza. Ricca di torri e di chiese di intenditori di mobili e libri antichi.
Proseguimento per Dijon. Per conoscerla, bisognerebbe possedere il potere di Asmodeo il demone ingenuo, che scopriva le dimore nascoste e le vite celate. La torre di Filippo il Buono, La Place d’Armes, il palazzo dei Duchi, le cappelle, il museo delle belle arti, il palazzo di Berbis, la chiesa di Notre-Dame, …
In rue de la Chouette (stradina della Civetta) non dimenticate di toccare la scultura dell’uccello della saggezza, che troviamo lucida per il gesto.
Attraversiamo Bearne e proseguiamo per Verdun dove sostiamo al centro della cittadina di fronte ad un canale navigabile.
Km. 182

12 agosto, sabato
Proseguiamo per Lons-le-Saunier, St. Claudee arriviamo al lago di Annecy stupenda località turistica, ma, per i nostri gusti, troppo affollata. Attraversiamo Albertville e ci fermiamo a Valloire nota per i suoi impianti invernali. Nella nebbia giungiamo al col Du Galibier a 2645 m. In serata raggiungiamo Briancon e ci riscaldiamo con una gustosissima raclette.
Km. 420

13 agosto, domenica
Dal Monginevro a Bardonecchia ci accompagna la pioggia.
Km. 46

14 agosto, lunedì
In una bellissima mattina di sole torniamo a casa.
Km. 140

Scritto da Carmen

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