Msc Armonia, cancellata L’Avana dall’itinerario

Dopo il provvedimento dell'amministrazione Trump, Msc è costretta a cancellare Cuba come tappa dei suoi itinerari

L’amministrazione Trump lo scorso 5 giugno ha messo al bando le visite ricreative ed educative permesse da Obama e utilizzate dai turisti americani per soggiornare a Cuba. Questo ha quindi impedito a tutte le navi da crociera di viaggiare dagli Stati Uniti a la Isla Grande.

Questo tipo di crociere erano riprese a maggio 2016, dopo la decisione di Obama e secondo i dati raccolti nei primi mesi del 2019 erano arrivati sull’isola oltre 140mila persone. Dopo questo provvedimento la compagnia Msc Crociere ha deciso di modificare gli itinerari che aveva già programmato e che prevedevano scalo a L’Avana, cominciando dalla crociera partita il 3 giugno da Miami, la Msc Armonia.

Stop alle crociere a Cuba

Msc Armonia, la nave da crociera della compagnia Msc, non potrà più fare scalo a Cuba dopo il provvedimento dell’amministrazione Trump e al suo posto effettuerà una sosta prolungata a Cozumel, in Messico. Tutti gli ospiti che sono già a bordo della nave ed i rispettivi agenti di viaggio sono già stati informati del cambio di rotta e sono stati offerti loro 400 dollari per cabina come credito di bordo.

Msc ha inoltre deciso che chi non utilizzerà tutto il denaro nel corso della crociera, verrà rimborsato della differenza al momento del check out dalla nave. Anche tutte le eventuali escursioni a terra a L’Avana, già preacquistate prima della crociera o incluse nel biglietto, verranno rimborsate e accreditate sul conto di bordo di ogni ospite.

Il resto dell’itinerario resterà lo stesso e per i viaggi futuri la compagnia ha indicato alcuni porti alternativi a quello dell’Avana: Key West in Florida, Costa Maya in Messico, George Town alle Isole Cayman o Cozumel in Messico. Per chi invece ha già prenotato un viaggio in una delle future crociere di Msc Armonia, la compagnia ha deciso di offrire ai propri ospiti la possibilità di cambiare itinerario e nave senza nessuna spesa di cancellazione e trasferendo sulla nuova prenotazione il credito già pagato.

Su queste restrizioni imposte dal governo americano verso Cuba si è espressa anche la Clia (Cruise Lines International Association) che si è vista costretta ad eliminare Cuba come destinazione dai propri itinerari. Questo ha riguardato circa 800mila prenotazioni, una perdita molto elevata per l’associazione. Fino al 5 giugno infatti le crociere dagli Stati Uniti a Cuba erano ancora autorizzate. Il presidente della Clia, Adam Goldstein, ha sottolineato la delusione per il fatto che le crociere non potranno più raggiungere Cuba come porto di scalo ed esprime il proprio rammarico nei confronti di tutti coloro che avevano già prenotato un viaggio con tappa sull’isola.

Scritto da Alice Sacchi
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