Badolato: visita al borgo degli angeli

Il piccolo borghetto calabrese di Badolato, anche noto come borgo degli angeli, tra monumenti e natura.

Il magico borghetto di Badolato, anche noto come borgo degli angeli, è una delle destinazioni più imperdibili di un viaggio in Calabria. Un luogo che unisce natura e storia, arte e cultura, in un mix equilibrato che lascia i viaggiatori senza fiato.

Vediamo, quindi, quali sono i luoghi più interessanti da visitare.

Badolato: il borgo degli angeli

Il pittoresco borgo di Badolato si trova nella provincia di Catanzaro, in Calabria, ed è un tipico borghetto medievale arroccato su una morbida collina. Distante pochi chilometri dalla costa ionica, Badolato è incastonata a metà strada tra il mare e le pre Serre Calabresi.

Negli ultimi anni, il borgo di Badolato ha vissuto un momento di forte rinascita economica grazie al turismo.

Inoltre, la frazione di Badolato Marina accoglie flussi di visitatori sempre più consistenti. Badolato Marina è anche dotata di un porto turistico, denominato Le Bocche di Gallipari.

Ricca del suo fascino medievale, Badolato è ricco di luoghi interessanti da visitare, per immergersi nella storia e nelle tradizioni del paesino calabrese.

Vediamo, quindi, quali sono i luoghi d’interesse da non perdere durante una gita fuori porta al borgo degli angeli.

Badolato

Luoghi di culto

I punti d’interesse più importanti del borgo sono i luoghi di culto. Se ne contano, infatti, ben 16, di cui otto interne e otto esterne. Vi è, poi, un convento e un santuario.

Il punto di partenza per la visita al borgo è senza dubbio Piazza Castello, l’antica sede della fortezza distrutta e oggi fulcro della socialità del paese con i suoi bar e i suoi bistrot.

Uno dei primi punti che si incontrano è la Chiesa dell’Immacolata che risale al 1600, distaccata dal borgo e che vanta un paesaggio spettacolare.

Splendida, poi, anche la Chiesa di Santa Caterina, teatro di storie interessanti e curiose. Infatti, alcune donne per evitare che l’affresco di Santa Caterina d’Alessandria fosse portato a Catanzaro per il restauro, occuparono per alcuni giorni la chiesa costringendo gli addetti ad eseguire i lavori proprio lì.

Infine, fuori dall’abitato, riprendendo la via per Serra San Bruno, imperdibile è la sosta al Convento francescano di S. Maria degli Angeli. Dal 1987 questo monastero seicentesco è la sede di una delle 18 Comunità di Mondo X, fondata negli anni ’60 da Padre Eligio Gelmini.

Torre campanaria

La torre campanaria è uno dei simboli di questo splendido borgo e ha avuto anche una grande importanza storica. Questa costruzione, antico luogo di avvistamento, detta anche Torre delle Ore a causa del campanile che scandiva lo scorrere del tempo, divide in 2 il paese.

Infatti, la parte sinistra è chiamata dai suoi abitanti “U Mancusu”, mentre la parte destra “U Destru”, è quella più esposta ai caldi raggi del sole. Il nome del comune, probabilmente deriva da Filippo di Badolato, un valoroso condottiero che discese dagli Angioini.

Scritto da Ilenia Albanese

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