Baikal, il lago misterioso siberiano: cosa fare e non fare

Il lago Baikal, in Siberia, è circondato di mistero e di leggende. La destinazione perfetta per i viaggiatori più coraggiosi e per gli amanti dell'avventura.

Cosa vi spinge a scegliere una meta di viaggio piuttosto che un’altra? Preferite una vacanza di relax al mare, un soggiorno culturale tra musei e piatti tipici in una città europea o un viaggio d’avventura in un luogo esotico?
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Se siete parte di quest’ultimo gruppo e amate il mondo soprannaturale e la fantascienza, il lago Baikal è ciò che fa per voi.

Circondata di mistero, intrisa di leggende e abitata da creature misteriose questa superficie d’acqua si trova nella Siberia meridionale, tra la regione di Irkutsk Oblast e la repubblica di Buriazia.

Lago Baikal

Comunemente chiamato “il Mare” o “il Vecchio Uomo”, il Baikal è conosciuto per i suoi svariati record. Questo lago siberiano è infatti la riserva d’acqua dolce più grande del mondo e rappresenta ben il 23 percento di acqua dolce presente sul pianeta Terra.

Detiene anche il primato per la sua profondità presentando una depressione massima di 1600 metri. Inoltre la sua età geologica vi lascerà senza fiato: 25 milioni di anni portati benissimo. Le sue acque sono tra le più limpide al mondo e consentono una visibilità fino a 40 metri di profondità; un vero e proprio paradiso per migliaia di essere viventi. Infatti, nonostante il clima proibitivo e i gelidi venti del Nord, il lago Baikal è uno dei laghi più ricchi di biodiversità al mondo ospitando più di 3000 specie tra piante e animali.

Baikal

Benché sia stato posto sotto la tutela dell’Unesco nel 1996 e faccia parte delle 7 meraviglie della Russia, il lago Baikal ha sfortunatamente risentito negli ultimi anni della civiltà e dello sviluppo. Il forte inquinamento sta infatti provocando la morte delle spugne, necessarie alla biofiltrazione, e minaccia la scomparsa di alcune specie animali.

Nonostante la battaglia tra natura e civiltà, questa riserva d’acqua con i suoi 25 milioni di anni rimane di una bellezza mozzafiato soprattutto in inverno quando i venti del Nord provocano onde alte fino a 5 metri che si ghiacciano all’istante, creando giochi di movimento, di luci e trasparenze. Uno spettacolo che non vorreste perdervi.

Lago Baikal misteri

Nel caso del lago Baikal, la potenza della natura incontrollata si rinforza intrecciandosi a leggende e circondandosi di misteri. Per cominciare, il folklore vuole che i laghi russi e nel mare a nord della Russia siano infestati da creature aggressive e pericolose descritte come metà uomini e metà squali, gli highlander. A rafforzare la tradizione, alcune antiche credenze popolari e religiose narrano dell’esistenza del Pesce Drago, un mostro che si nasconderebbe in queste gelide, chiare acque siberiane.

Delusi da queste inverosimili teorie? Allora date un’occhiata ai fatti; non vi lasceranno l’amaro in bocca.

Il Baikal è uno dei luoghi più conosciuti al mondo per avvistamenti di strane luci nel cielo simili ad UFO, oggetti non identificati che ne sorvolano le acque. Nel 1982, 7 sommozzatori russi si avventurarono nelle profondità del lago per un’esercitazione militare. 3 di questi morirono durante l’immersione a causa di un’embolia per la mancata decompressione. I 4 sopravvissuti raccontarono in seguito di essersi imbattuti in esseri lunghissimi, di circa 3 metri, che non indossavano mute subacquee ma solo degli strani caschi in testa.

Il lago Baikal sembra inoltre essere caratterizzato de zone anomale in cui le condizioni climatiche possono cambiare repentinamente e in cui la scomparsa di imbarcazioni diventa sempre più frequente. L’ultima misteriosa sparizione è quella del giugno 2011 quando una nave con un equipaggio di quattro esperti scomparve nel nulla senza lasciar traccia.

Infine nell’ultimo ventennio si è studiato il fenomeno dei cerchi sul ghiaccio; veri e propri cerchi perfetti che appaiono in zone diverse del lago e in periodi differenti. Per quanto biologi ed esperti abbiano cercato di dare delle spiegazioni a queste bizzarre apparizioni, ancora non se ne conoscono le vere cause e origini.

Cosa fare e non

Sono sicura che, arrivati alla fine di questo articolo, siete curiosi tanto quanto me di andare personalmente a visitare questa meta tanto insolita quanto affascinante.

Prima di partire però fatevi una bella lista di cosa è possibile fare in questo luogo delle meraviglie e cosa è assolutamente proibito. È ad esempio estremamente consigliato arrivare in aereo (o in Transiberiana) fino ad Irkutsk, città fondata dai cosacchi nel 1661, caratteristica per le sue casette in legno con finestre colorate. Da lì si può tranquillamente affittare una macchina per continuare il viaggio fino al lago Baikal. È raccomandabile usare un veicolo alto da terra e dotato di quattro ruote motrici per affrontare serenamente le strade erose dal rigido tempo siberiano. Incontrerete strade semivuote e vi scorderete dello stress del traffico cittadino; le vie per raggiungere il Baikal sono poche e ben segnalate, quindi la traversata in macchina è più che consigliata.

Una volta arrivati a destinazione non fate prendervi dall’emozione gettandovi in acqua. Tenete bene a mente che è assolutamente vietato attraversare il lago senza i dovuti permessi e le relative precauzioni in quanto non è raro perdersi a causa di mancanza di riferimenti e assenza di segnale telefonico. Vi lascio immaginare quali ne sarebbero le conseguenze…

Insomma, come al solito vi consiglio di tenere in considerazione questo luogo unico al mondo come meta per la vostra prossima vacanza. Fate ben attenzione però, prima di partire, a procurarvi tutto il necessario per poter affrontare al meglio le proibitive condizioni climatiche siberiane. Prendete contatti e organizzate le tappe del vostro itinerario per poter godere appieno della vostra permanenza in Siberia. Informatevi su visti e documenti utili ma soprattutto non scordatevi di mettere in valigia la vostra migliore macchina fotografica. Chissà se sarete proprio voi i “fortunati” ad essere testimoni dell’esistenza del Pesce Drago o ancor meglio, a prendere parte ad una festa di alieni.

Scritto da Silvia Candeloro
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